La crisi bancaria fa bene a Bitcoin e crypto. O forse sono le misure intraprese per prevenire il contagio ad aver spinto in alto le quotazioni di $BTC e crypto? Mentre anche la sessione europea spinge sull’acceleratore, è bene fare un breve recap di quanto sta avvenendo, partendo dall’incoraggiante dato sulla capitalizzazione di mercato copmlessiva, che ha aggiunto 200 miliardi nel giro di una settimana.
Una premessa: il market cap è dato più utile per i giornalisti che per una seria considerazione di quanto sta avvenendo. Possiamo farne anche una seconda: Bitcoin e crypto continuano ad essere scambiati in modo simile alle azioni tech e più in generale al segmento growth. E capiremo poi il perché di questa considerazione.
La forza di questa volata sembra essere al tempo stesso diversa dalle altre. E potremo investirci anche con leva con FP Markets – qui trovi un conto gratuito DEMO per testare ogni FUNZIONE – intermediario che propone diverse cripto a listino scelte tra le migliori e servizi pressoché unici nel panorama del trading. Abbiamo il Social Trading per copiare i più bravi, insieme a quanto viene offerto anche dalle piattaforme di livello professionale di MetaTrader.
La notizia del momento è che nel giro di una settimana la capitalizzazione di mercato del mondo cripto è cresciuta di 200 miliardi. Spinti anche da una stampa che di mercati e finanza capisce poco o nulla, potreste pensare che siano effettivamente arrivati 200 miliardi di cash all’interno del mercato di Bitcoin e cripto.
Non è così. Il market cap non è un contabile che registra ogni euro in entrata o in uscita, e neanche i dollari. In realtà è un conto della serva che moltiplica l’ultimo prezzo di un determinato token per la quantità di token in circolazione.
E cosa cambia, ci chiederete voi? Cambia tutto, perché le offerte di vendita non sono distribuite in modo continuo e quindi la crescita del market cap non rispecchia necessariamente altrettanti capitali in entrata.
L’esempio tipico che facciamo con i nostri lettori quando ci chiedono delucidazioni è quello di un token emesso in 1.000.000$ di unità che possiamo scambiarci tra due parti da un prezzo pattuito di 10$. Il market cap di questo token sarebbe dunque, sempre secondo i conti della serva, di 10 milioni di dollari, mentre non vi è stata nessuna entrata e tanto meno uscita di capitale.
Quindi per quanto il dato sulla crescita del market cap sia incoraggiante – per asset liquidi come Bitcoin piuttosto significativo – non vuol dire assolutamente nulla in termini di capitali entrati nel mercato.
È un indicatore di solidità? No. Indica in modo relativamente poco preciso il valore di un asset (o di un’azienda, nel caso di azioni) e ci aiuta a renderci conto della rilevanza che ha per il mercato l’asset in questione. Ma guai a pensarlo come indicatore di quanto capitale si entrato o uscito dal mercato.
Avete presente i titoli dei giornali che parlano di 10, 20, 100 miliardi bruciati dalle borse? In realtà non è stato bruciato assolutamente nulla. Tutto parte di un indice che è utile per qualcosa, ma molto utile per altri tipi di considerazioni.
Anzi, in un momento di straordinaria brillantezza, riconducibile in larga parte alle iniezioni di liquidità di Federal Reserve e all’articolato piano di salvataggio che riguarda tanto Credit Suisse quanto buona parte del sistema bancario americano.
No, per quanto ci piacerebbe il contrario, non abbiamo ancora alcun tipo di certezza sul fatto che si tratti di capitali in fuga dalla finanza tradizionale e che stiano cercando rifugio dalle parti di Bitcoin.
Trattiamo questa crescita come tutte le altre, in termini di fenomeno finanziario, senza necessariamente appiccicarci sopra una storia di cambiamento epocale. Cambiamento epocale che però dovremmo… cominciare a considerare, dato che l’ultimo baluardo, quello delle banche, inizia a scricchiolare.
Bitcoin fixes this? Certamente sì, ma non per il suo… market cap.
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E' vero Gianluca, bravo. Se avete notato ogni volta che le borse scendono si sente parlare in maniera disastrosa di 10 100 o 1000 e più miliardi bruciati ma lo si fa per creare panico e spaventare la gente, cosa che i mass media sono maestri. In realtà non è stato perso nulla perchè si tratta di miliardi di capitalizzazione cioè soldi che non esistono ancora e quindi solo virtuali e non capitalizzati. Quindi dal sistema finanziario non è uscito nulla e nessuno dovrà nulla, piuttosto rimarrà male colui che non ha pensato di vendere prima e capitalizzare i guadagni ma se non ha capitalizzato è probabilmente perchè in futuro si aspetta una performance ancora maggiore. Buona giornata