Di fantasie dei politici ne raccontiamo tante, forse troppe, e quasi tutte arrivano dagli USA, dove ai livelli più alti della politica nazionale si parla di Bitcoin e crypto ormai da tempo. Non ci aspettavamo messaggi dello stesso tenore dal Parlamento Europeo, dove un deputato belga avrebbe addirittura chiesto il ban delle crypto e di Bitcoin.
Il motivo? La crisi che abbiamo davanti. Il legame logico non c’è, ma a quanto pare questo non serve quando si possono mettere sul tavolo i voti ottenuti, per pochi o tanti che siano. Una notizia che lo anticipiamo, non ha alcun risvolto per i mercati: a parlare non è Napoleone né tanto meno Winston Churchill. Si tratta infatti di Johan Van Overtveldt, che avrete sentito oggi per la prima (e probabilmente ultima) volta.
Bitcoin continua anzi ad essere una delle poche armi che avete per proteggervi dai fantasiosi attacchi di personaggi di (più o meno) potere. Potete acquistare anche su eToro – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito – tramite il quale poter operare sia in senso finanziario, sia con acquisto diretto. Intermediario che opera in Europa con tanto di regolamentazione, rispettando dunque la legge e non direttamente le mattane di qualche politico a Bruxelles.
Bandire le cripto: la crisi lo chiede
Come abbiamo anticipato poco sopra, si dovrà faticare parecchio per trovare il legame razionale e logico nell’affermazione di Johan Van Overtveldt, membro del Parlamento Europeo che in passato fu anche Ministro delle Finanze in Belgio. Ma cosa ha detto esattamente?
Un’altra lezione che dobbiamo imparare dai problemi del settore bancario attuali. Applicare un ban sulle criptovalute[…] non hanno valore economico o sociale.
Un tempo i manicomi, racconta una vecchia storiella, erano pieni di persone che si credevano Napoleone. Oggi invece su tali fantasie si può forse costruire una discreta carriera politica, cercando qui e lì di guadagnarsi quei 15 minuti di popolarità ai quali, lo ammettiamo, stiamo contribuendo anche noi. Non contento dell’affermazione di cui sopra, Van Overtveldt ha aggiunto:
Se un governo proibisce le droghe, dovrebbe bandire anche le criptovalute.
Ok. E sarebbe anche il caso di chiuderla qui, in attesa che magari qualcuno dei nostri lettori ci aiuti a capire il legame tra stupefacenti e Bitcoin.
Il gruppo parlamentare di Van Overtveldt
Ad aggiungere farsa alla tragedia c’è anche il gruppo parlamentare di cui Van Overtveldt fa parte. È un gruppo considerato di destra economica, tra i cui obiettivi ci sarebbero la tutela della libertà individuale, della proprietà privata nonché un accento sulla necessità di avere stati e governi limitati negli scopi e nella capacità di infastidire gli individui.
Questo a quanto pare soltanto dopo aver chiesto a Van Overtveldt il permesso di utilizzare questa o quella valuta, di scegliere Bitcoin, l’Euro o qualunque altro tipo di token, gettone, fossero anche soldi del monopoli.
Dichiarazioni che faranno tirare un sospiro di sollievo per chi credeva nel primato statunitense nella speciale classifica delle fesserie dette ai più alti livelli politici. L’Europa gioca il jolly – e recuperare, per gli USA, sarà davvero difficile. Complimenti Onorevole Van Overtveldt.
Ormai è bitcoin che decide e chi lo possiede. Se il mercato vuole bitcoin avrà bitcoin manca solo un leader che diriga tutto il movimento come fosse una persona sola e loro hanno paura di questo e cercano di intervenire ora finchè non c’è ancora la consapevolezza di potere Questo Van overtveldt cerca solo di difendere il vecchio sistema. Buona giornata
ho appena scritto a sto tizio… l’ho ringraziato per le risate che m’ha fatto fare e per avermi aperto la mente su una cosa che non pensavo fosse possibile, e cioè che esiste gente con un QI pari a quello di un cetriolo…….
Facci sapere se e che cosa ti risponde 🙂
ovviamente l’asino non risponde…
Probabilmente entrambi muovo ingenti somme di denaro ecco la correlazione hahahah
E nessuno riesce a fermarle