Le quotazioni di Monero (XMR) hanno toccato venerdì scorso, 10 marzo, minimi a quota 131.98 contro dollaro americano. Da quel momento si è avviata una fase di reazione che rappresenta un probabile cambio di passo nell’ambito della tendenza ribassista, che era scattata subito dopo i massimi del 14 gennaio a quota 187.20.
A partire da tali massimi il mercato aveva perso un -29.5% di valore nel corso dei quasi due mesi successivi. Riteniamo ci siano ottime probabilità che tale movimento si sia esaurito sui già menzionati minimi del 6 marzo.
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Per il momento, la reazione rialzista di Monero si è fermata dopo il raggiungimento di un picco relativo a 158.36, martedì 14 marzo scorso. Le tre sedute successive sono state caratterizzate da un’oscillazione altalenante, nell’ambito della quale i valori sono comunque riusciti a stabilizzarsi sopra a 142.82.
Su grafico a candele settimanali possiamo verificare la formazione di un’ampia area di supporto compresa grossomodo fra i 132.00 ed i 141.00 dollari, area su cui si stanno concentrando in questa fase i nuovi ordini di acquisto. L’altro dato essenziale fornito dal grafico weekly è quello relativo alla presenza di una fascia di resistenza intermedie, poste poco sotto alla linea dei 160.00 dollari.
Riteniamo l’intero spazio compreso fra supporti e resistenze come zona di accumulazione. Ci dobbiamo quindi aspettare, nel corso delle prossime 3-5 giornate, ancora ripetuti cambi di tendenza in questo medesimo spazio, preparatori alla rottura rialzista.
Da un punto di vista dei fondamentali non possiamo segnalare particolari notizie direttamente riguardanti Monero, che possano andare ad impattare direttamente sul prezzo sin dal breve-brevissimo periodo. Dobbiamo invece riportare che il clima complessivo relativo all’intero settore degli asset digitali è preda, da diverse settimane, di attacchi che giungono dal mondo finanziario e politico, in particolare americano. Pare, tuttavia, che il contagio si stia adesso estendendo anche all’Europa, viste le news che abbiamo riportato poche ore fa sul sito.
Fortunatamente, il quadro tecnico fornisce tutt’altri input rispetto a quello fondamentale. Su grafico a barre da 30 minuti rileviamo innanzitutto come, rispetto al nostro più recente approfondimento (3 marzo), Monero abbia confermato le aspettative di flessione, andando a raggiungere il target ribassista che era situato fra 131.20/132.85.
Possiamo adesso isolare due nuovi supporti, che si sono formati a quota 141.10/142.00 ed a quota 132.00/133.00. Si tratta di livelli da cui ci aspettiamo una reazione dei compratori, nell’eventualità di nuovi arretramenti, in particolare se entro domenica 26 marzo prossimo. I supporti rappresentano la parte inferiore del range di accumulazione e sorreggono uno scenario che punta a 165.80 e 172.20/172.90. Monero ricopre attualmente il venticinquesimo posto nella classifica mondiale delle cryptovalute più capitalizzate, ed è facilmente scambiabile su tutti i migliori Exchange.
Tecnicamente, per evitare un rapporto teorico tra rischio/beneficio non sufficientemente favorevole, sarebbe preferibile intervenire long solo su riavvicinamenti ai supporti, in ogni caso da rilevazione non superiori a quota 147.30. Lo stop per lo scenario descritto scatterebbe solo con l’eventuale violazione di quota 132.00, confermata da una chiusura su grafico a 30 minuti.