Le quotazioni di Avalanche (AVAX) sono bloccate dal 18 marzo scorso in un range di provvisoria stabilizzazione che si è formato fra 18.25 e 16.29, nel cambio contro dollaro americano. Il movimento fa parte integrante della struttura rialzista che AVAX sta sviluppando a partire dal minimo del 10 marzo, toccato a 13.89.
La data del 10 marzo costituisce un punto di riferimento tecnico importante, perché una gran parte di valute digitali ha fatto segnare proprio in quella data i minimi della correzione da febbraio. L’intero mercato crypto sta portando avanti, dalla fine dell’anno scorso, un concreto tentativo di inversione rialzista della tendenza di lungo periodo.
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Il fatto che diverse coins ad ampia capitalizzazione rispondano simultaneamente agli stimoli rialzisti, rafforza ulteriormente le fondamenta dello scenario di inversione. Fa capire che qualche mano ben capitalizzata sta sorreggendo il mercato con grossi acquisti crypto, distribuendoli contemporaneamente su più asset, per differenziare il portafoglio.
Il clima di fondo, almeno per quanto riguarda i fondamentali, dovrebbe peraltro essere molto favorevole ad Avalanche. Ricordiamo che, un paio di settimane fa, era uscita la notizia di un importantissimo accordo con il gruppo TSM, potenzialmente foriero di decine di milioni di nuovi utenti per AVAX. Avevamo dato in anteprima la notizia sul sito.
Su grafico a lunga scansione temporale, con candele settimanali, possiamo ricavare diversi elementi a sostegno dello scenario rialzista. Per prima cosa, notiamo come i minimi di marzo a 13.89 siano stati toccati molto vicino alla zona dei minimi di giugno dell’anno scorso, a 13.73.
Anche questi due riferimenti tecnici accomunano lo scenario di Avalanche a quello di diverse altre crypto che stanno già evolvendo un secondo braccio rialzista, dopo quello che ha avuto luogo fra dicembre e gennaio.
Possiamo, poi, notare la formazione di un’ampia area di supporto compresa grossomodo fra 15.64 e 17.18. Essa costituirà zona di probabile stimolo per i compratori nell’eventualità di nuovi arretramenti, in particolare entro la fine della prima settimana di aprile. Attualmente, l’area di resistenza più significativa è situata non prima dei 20.60/21.70. Ci sarebbe quindi un teorico margine del 15% circa disponibile per l’operatività al rialzo, prima di incontrare le barriere più solide costruite dai venditori.
Rispetto al nostro ultimo approfondimento, risalente al 9 marzo scorso, abbiamo avuto conferma alle aspettative di inversione rialzista. I prezzi si sono mossi da 13.89 fino a 18.25, prima di stabilizzarsi sopra i 16.30. Consideriamo attivo un segnale rialzista anche con riferimento alle prossime 5-10 giornate.
I nuovi supporti si trovano a quota 16.95/17.10 ed a quota 15.40/15.50. Si tratta di livelli di probabile reazione del mercato in caso di storni. Sulla tenuta dei supporti poggiano proiezioni rialziste che indicano un target principale a quota 19.90/98. Sulla strada per tale livello è fissato un primo obiettivo intermedio a quota 18.55/18.65, situato in corrispondenza di una resistenza. Da tale livello potrebbero scattare provvisori arretramenti in seno al rialzo atteso.
Lo scenario tecnico verrebbe annullato dalla violazione del supporto principale, con almeno una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 15.40. Ricordiamo che Avalanche ricopre attualmente il sedicesimo posto mondiale nel ranking fra gli asset digitali più capitalizzati. Si tratta, quindi, di una crypto facilmente scambiabile su tutti i migliori Exchange. Mentre sono le 19:23 di giovedì 23 marzo, AVAX viene scambiata a 17.49 dollari, in aumento del +4.36% su base giornaliera.
Ti voglio bene Fede……ti abbraccio fratello 🥹🥹