Le quotazioni di The Graph (GRT) hanno probabilmente esaurito la fase ribassista, scesa a partire dall’inizio di febbraio, con i minimi toccati contro dollaro americano il 10 marzo scorso, a quota 0.1053. Nelle otto giornate successive, la crypto ha effettuato un recupero del +66% circa, che si è per il momento interrotto dopo il picco relativo del 18 marzo, a quota 0.1753.
Non sembra, fortunatamente, che The Graph stia risentendo in maniera particolarmente accentuata degli ultimi assalti all’universo crypto, che stanno arrivando dritti dritti dalla Fed. Ce ne stiamo occupando con degli approfondimenti sul sito proprio in questi minuti.
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D’altro canto, da un punto di vista dei fondamentali non ci sono, in questo momento, notizie direttamente riguardanti GRT che possano comprometterne l’oscillazione nel breve periodo. Su grafico a candele weekly, il dato essenziale è quello relativo all’ampio movimento rialzista sviluppatosi nella settimana del 6 febbraio, la stessa in cui sono stati toccati gli attuali massimi dell’anno, a quota 0.2318.
Mediante quel potente allungo rialzista, il mercato aveva riaffacciato la testa, per la prima volta dopo diversi mesi, oltre alla importantissima linea degli 0.1600 dollari. Si tratta della resistenza principale di lungo termine. L’oscillazione altalenante che si sta sviluppando dall’inizio di febbraio costituisce un laborioso tentativo del mercato di consolidare le posizioni a cavallo di quel livello tecnico, in preparazione a nuovi rally fra aprile-maggio.
Per il momento, le proiezioni rialziste sono comunque limitate dalla presenza di un’area di vendita che si estende fra gli 0.1990 e la zona dei massimi a 0.2320. Non sembra, invece, particolarmente elevato il rischio di nuovi ritorni di The Graph nella zona degli 0.1050/1060. Riteniamo, infatti, che la maggior parte degli ordini di acquisto sia da ricercare sopra poco sopra quota 0.1260, livello che dovrebbe costituire un’eccellente rete di salvataggio in caso di bruschi arretramenti, soprattutto se causati da qualche estemporanea notizia.
Dopo il nostro più recente aggiornamento, che risale all’8 marzo scorso, GRT aveva inizialmente messo sotto pressione l’area dei supporti principali, che erano localizzati fra 0.1244 e 0.1110. I valori sono riusciti inaspettatamente ad effettuare una leggera sbavatura sotto al supporto principale, toccando minimi a 0.1053 prima di ripartire fino agli 0.1750.
Con l’aiuto del grafico a scansione intraday, con barre da 30 minuti, possiamo localizzare con maggiore precisione l’attuale posizionamento dei nuovi supporti. Si tratta di quota 0.1465/0.1480 e di quota 0.1313/1328. Entrambi i livelli costituiranno punti di probabile reazione in caso di nuovi arretramenti, soprattutto se entro lunedì 27 marzo prossimo.
Le proiezioni fissano un obiettivo principale a quota 0.1910/1915. Sulla strada per tale obiettivo possiamo notare un primo target intermedio a quota 0.1720. Da quest’ultimo livello potrebbero scattare provvisori arretramenti in seno al rialzo atteso.
Lo scenario tecnico verrebbe comunque compromesso solo in caso di violazione di quota 0.1313. Solo dopo il raggiungimento del target principale a 0.1910/1915 potremmo invece verificare, in base ai segnali che verranno forniti dei prezzi, se ci saranno fin da subito margini per una ulteriore prosecuzione del rialzo, senza passare per un’ulteriore correzione intermedia.
The Graph rappresenta attualmente la quarantaquattresima cryptovaluta più capitalizzata a livello mondiale. Si tratta quindi di un asset digitale molto liquido e facilmente scambiabile su tutti i migliori Exchange. Mentre scriviamo sono le 20:24 di giovedì 23 marzo e la crypto viene passata di mano a 0.1510 dollari, in guadagno del +5.29% su base giornaliera.
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