La crisi bancaria un favore per Bitcoin? Questa idea sta prendendo piede, e sta trovando sponde anche tra qualche… miliardario. A parlare è ancora una volta Tim Draper, non esattamente una nuova conoscenza per chi segue il mondo $BTC e anche in parte cripto.
Con il nuovo scenario mondiale in tema bancario che si sta creando – e che prevederà anche regolamentazione più restrittiva e una sempre maggiore ingerenza degli stati negli affari bancari. La soluzione? Sarebbe meglio di parlare di parte della soluzione, ma comunque sì, è Bitcoin, che secondo lo stravagante miliardario potrebbe essere una protezione nei confronti di un eventuale effetto domino che colpisca il settore bancario.
In quanti lo seguiranno? Staremo a vedere. Analizziamo quanto ha detto anche per capire se quanto hanno riportato diverse testate americane sia vero o se sia frutto della troppo frequente voglia di lanciare titoli strabilianti senza poi grande sostanza.
Tim Draper è uno dei miliardari più stravaganti, almeno quando si parla di Bitcoin. Oltre a previsioni fuori di senno o quasi, si è espresso più volte con toni molto favorevoli nei confronti di questa tecnologia. Ed è tornato a farlo nel weekend, consigliando alle start up di cominciare a diversificare le loro riserve di cash, in particolare per difendersi da un potenziale effetto domino:
Le attività non possono più fare affidamento su una sola banca o su un solo regolatore per gestire il proprio cash. Raccomandiamo di tenere almeno cash per sei mesi in due banche, una locale e una gloable e di avere almeno due mesi di salari in Bitcoin o in altre criptovalute.
Ha poi aggiunto:
Il resto può essere valutato sul lungo periodo, ma sempre vendibile in caso di emergenze. Per la prima volta in molti anni, gli stati stanno assumendo il controllo delle banche e gli stessi stati sono a rischio insolvenza. Bitcoin è una protezione contro un effetto domino sulle banche e contro la governance scarsa negli effetti e nella qualità.
Una lettera che è destinata ad un pubblico di VC e dunque forse più ricettivo di certe idee, per quanto sia difficile valutare in quanti potrebbero prendere per buono un consiglio del genere.
Si tratta comunque di un altro riconoscimento di Bitcoin come potenziale asset che uscirà vincitore da quella che si preannuncia essere una crisi dalle dimensioni e dalla durata ancora incerte.
Abbiamo affrontato diverse letture parecchio romantiche della situazione che stiamo vivendo oggi sui mercati. Sta di fatto che non abbiamo ancora certezza di quanto Bitcoin sarà l’asset destinato ad emergere in questa situazione di enorme incertezza.
Ha tutte le caratteristiche monetarie, tecnologiche, di scarsità e di indipendenza per essere una via d’uscita relativamente comoda. Ma tra la verità e il convincere le persone di tale verità ce ne passa. Tim Draper si è aggiunto, anche se non da poco, al team che crede che sia il caso di valutarne le possibilità.
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Vedi Commenti
Non ha tutti i torti e come riportavo anche io nei precedenti commenti se si continuano a salvare banche collassate stampando fiat sempre più inflazionate che io reputo ormai denaro falso, si andrà incontro ad una crisi senza precedenti quindi sarebbe meglio che inizino a drogare i mercati piuttosto. E' vero che ciò che afferma il Sig. Draper ha un peso maggiore rispetto a ciò che penso io, comunque io non mi fermo solo a bitcoin ma investo anche in oro e in acqua. Secondo me bitcoin è legato ancora al tasso di adozione quindi il suo valore aumenta all'aumentare della domanda e sono proprio i momenti come questi che potrebbero far aumentare la richiesta e quindi far rientrare i capitali che contano. Secondo me però, e questa è solo una mio opinione personale, bitcoin non è ancora riserva di valore l'unica riserva di valore per ora è l'oro. Bitcoin diventerà riserva di valore quando verrà preso in considerazione dalla maggior parte degli Stati. E ricordo anche di Ethereum che avrà un'importanza fondamentale. Buona giornata