Le quotazioni di EOS (EOS) stanno mantenendo da alcuni giorni una pressione rialzista piuttosto elevata nel cambio contro dollaro americano. Gli ultimi minimi significativi su questa valuta sono stati toccati fra sabato 11 e domenica 12 scorsi, a quota 0.97. Di lì in poi, si è avviata una fase di recupero sfociata finora nel raggiungimento di massimi relativi a quota 1.24.
Il contesto di recupero attuale potrebbe essere stato alimentato anche dalla notizia, potenzialmente bullish, che abbiamo rilanciato sul nostro sito in tempo reale il 20 marzo scorso. Si trattava di un nuovo progetto di gaming finanziato da EOS Network Ventures.
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Per chi non la conoscesse, ricordiamo che EOS è una cryptovaluta abbastanza recente, nata nel 2017 dal lavoro della società Block.one, con sede nelle isole Cayman. EOS adotta un sistema di Delegated Proof-of-Stake (DPoS) invece del più comune Proof-of-Work (PoW). Questo rende il processo di utilizzo della valuta più efficiente in termini di energia, oltre ad essere più semplice e veloce da utilizzare. Per finanziare lo sviluppo di EOS, Block.one aveva organizzato una Initial Coin Offering (ICO) che aveva raccolto oltre 4 miliardi di dollari, a tutt’oggi una delle ICO di maggior successo nella storia delle cryptovalute. Attualmente è la 42esima crypto più capitalizzata a livello mondiale, scambiabile ovviamente su tutti i migliori Exchange.
Su grafico a scansione settimanale possiamo osservare come i valori siano impegnati, ormai da quasi un mese, nell’ambito di una fase di stabilizzazione/consolidamento sopra alle vecchie linee di resistenza principali di medio-lungo termine, che erano posizionate attorno a quota 1.06. Si tratta di un comportamento molto positivo del mercato, che sta evidentemente costruendo nuove basi di appoggio per estendere il trend rialzista.
Dobbiamo tuttavia sottolineare che ancora non si sono formate chiare indicazioni di ripartenza “definitiva” della pressione rialzista. Consideriamo quindi ancora plausibili, da un punto di vista tecnico, degli ultimi arretramenti fino a zona 1.06/1.08, che andrebbero comunque considerati come occasione di acquisto. Rimanendo su grafico a candele settimanali, possiamo peraltro notare che le resistenze maggiori con riferimento alle prossime 2-4 settimane sarebbero da ricercare non prima di quota 1.40. I margini per un eventuale intervento long sarebbero quindi piuttosto ampi.
Fissiamo con maggior precisione i riferimenti tecnici per le prossime 5-10 giornate analizzando il grafico a scansione intraday, con barre da 30 minuti. I supporti sono da ricercare a quota 1.15/1.17 ed a quota 1.06/1.07. Entrambi costituiranno luogo di probabile ripartenza del rialzo in caso di ulteriori arretramenti. Le aspettative sono di allungo in prima istanza fino a quota 1.32, ove è situata la resistenza/target attualmente più vicina. Successivamente, ci sarà spazio per un ulteriore allargamento del rialzo fino a 1.40/42. Il quadro tecnico descritto verrebbe accantonato solo nell’eventualità di cedimento del supporto principale a 1.06, meglio se confermato da almeno una chiusura inferiore su grafico a 30 minuti.