Il rumore è stato tale da aver fatto svegliare, sul tema, anche tanta della stampa generalista, che in genere da Dogecoin e da qualunque altra criptovaluta cerca di stare alla larga, se non per attaccare il settore. Gli ingredienti della torta esplosiva sono però troppo ghiotti – e i click anche.
Twitter, il nuovo capo e padre padrone Elon Musk e il riferimento ovvio ad un meme che rappresenta anche una criptovaluta: corsa sul mercato in pochi minuti e via a tutto il corredo di leggende metropolitane, mezze analisi sulla fine del mondo e sguardi schifati verso i giovani che su $DOGE stanno puntando denaro vero.
La situazione, in pieno stile Elon Musk, sembra un gigantesco scherzo, per quanto i capitali investiti in realtà non lo siano. E per questo sarà il caso di parlarne nel modo più candido possibile, anche cercando di capire cosa sta succedendo, quali sono i rischi e quali sono le opportunità di tali movimenti.
Di boom di Dogecoin spinti da Elon Musk questo non è il primo e probabilmente non sarà l’ultimo. Basta infatti un solo riferimento, anche obliquo, del capo di Twitter e Tesla al meme coin per eccellenza per veder poi $DOGE volare sul mercato, spinto dalla più reattiva delle speculazioni.
Quel che è successo ieri sera lo avrete letto ormai su tutti i giornali. Via l’uccellino di Twitter, al suo posto il Doge che è stato uno dei fortunati meme della storia. Lo stesso Doge che è rappresentante di $DOGE Dogecoin.
Nel giro di pochi minuti il prezzo schizza in alto del 20%, per poi arrivare ad un solido +26% nel giro di poche ore. E qui sarebbe il caso di intervenire e di cercare di capire diverse cose che, anche per il gusto per il retroscena, sembra che no abbaino capito in molti.
Per quanto in molti ci vedano una manipolazione di mercato a suo vantaggio – difficile per i motivi di cui vi diremo più avanti – la cosa più probabile è che un uomo con un enorme potere mediatico si stia divertendo sapendo per filo e per segno che tipo di reazioni genererà presso il pubblico. Divertimento da quattro soldi? Fate voi, ma la sensazione che stia prendendo in giro un po’ tutti rimane.
Con supposte indagini di un paio di anni fa da parte di SEC (la “CONSOB” americana) e una class action ancora alle battute iniziali, l’altra forte sensazione è che stia mostrando i muscoli ad un regolatore che non riesce ad afferrarlo. Si penserà, a casa di Musk, di essere al di sopra di certe supposizioni perché – probabilmente – di manipolazione a suo vantaggio effettivamente non ce n’è, non essendoci prova.
Dogecoin non è così liquido dal poter nascondere grossi movimenti in pochi minuti. E se Musk o chi per lui stessero operando per guadagnare qualcosina con queste uscite l’intera questione avrebbe dell’assurdo. No, non dobbiamo dimostrarlo noi, ma chi dice che tali movimenti siano a suo vantaggio strettamente economico e strettamente personale.
Le community che compongono l’eterogeneo mondo cripto sono tante, diverse e in guerra perpetua tra loro. Anche un progetto intellettualmente innocuo come Dogecoin è in grado di attirarsi diverse antipatie. Antipatie che almeno in parte sono riconducibili a certe sparate di Musk nel passato. E da quando è diventato – cosa che è per lui croce e delizia – l’uomo da impallinare, tali antipatie sono anche cresciute.
Anche i Bitcoiner più integralisti, non avendo più appetito per certi scherzi – e vorremmo anche vedere, sarà la ventesima volta che… – non sembrano averla presa granché bene.
Abbiamo utilizzato puntare non a caso. Certi movimenti repentini di Dogecoin sono la normalità per una criptovaluta che soffre (e gode) delle sparate di Musk in modo importante. E non bisogna interpretare quanto avvenuto come una promessa dello stesso Musk a integrare nella piattaforma, a qualunque livello, Dogecoin. Potrebbe accadere? Chissà. Le informazioni sulle quali si basa tale lettura sono però quelle che sono.
E il rischio rimane quello di veder il tutto sgonfiarsi non appena l’ennesimo stato di eccitazione sarà venuto meno. Nel nostro portafoglio di redazione, che è pubblico, c’è una quantità ridotta di $DOGE, che dimostra che non abbiamo avversione per tasca o partito preso. Ma da qui a fare come i molti che, in queste ore, hanno annunciato il banzai e l’affidamento dei risparmi di una vita agli scherzi di Musk, fortunatamente, ce ne passa.
Quindi massima attenzione, anche all’hype che verrà alimentato dai media mainstream.
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