Le quotazioni di Avalanche (AVAX) stanno attraversando dal 19 marzo scorso una fase di sostanziale stabilizzazione nel cambio contro dollaro americano. I prezzi, nel corso delle ultime 18 giornate, si sono infatti limitati ad effettuare ripetuti ed improvvisi cambi di tendenza all’interno dell’area contenuta fra 16.08 e 18.53.
Da lunedì scorso pare essere tornata preponderante la pressione rialzista, tanto che i valori hanno recuperato terreno portandosi da 16.68 a 18.37. Il movimento va però contestualizzato nell’ambito dell’oscillazione laterale di fondo. Non possiamo quindi escludere che, prima della fine della settimana, possano tornare a scattare nuovi arretramenti.
OGNI GIORNO SEGNALI CRYPTO GRATIS SUL NOSTRO CANALE TELEGRAM
Ricevi i nostri segnali
Dal punto di vista dei fondamentali non ci sono notizie recenti, direttamente correlate ad AVAX, che possano essere considerate un pretesto per l’attuale mancanza di direzionalità. Dobbiamo piuttosto considerare che il mercato crypto, nella sua interezza, sta attraversando da diverse giornate una fase povera di nuovi stimoli rialzisti.
Lo scenario sarà inevitabilmente destinato a cambiare mano a mano che ci avvicineremo alla data fatidica del prossimo 12 aprile che, come abbiamo ricordato anche oggi sul sito, sarà densa di dati macroeconomici in grado di interferire anche pesantemente sull’oscillazione degli asset digitali. È molto probabile che, come spesso accade, con la approssimarsi del 12 aprile aumenti progressivamente anche la volatilità, in quanto gli operatori cercheranno di riposizionarsi in base alle loro personali aspettative sui dati in uscita.
Per il momento, osservando il grafico a candele settimanali, possiamo solo constatare come da quasi quattro settimane il mercato si stia stabilizzando sopra alla delicata linea dei 16.80/17.00 dollari, sulla quale si stanno formando e consolidando i primi supporti. L’area principale di sostegno per il trend nel breve periodo è posizionata leggermente più in basso, appena sotto ai 16.00 dollari.
Lo spazio compreso fra 15.80 e 18.70 è una zona di oscillazione laterale, per cui rimangono senz’altro possibili dei nuovi arretramenti verso la parte inferiore dell’area stessa. L’intero movimento fa comunque parte integrante del tentativo di ripartenza rialzista che sta avendo luogo dai minimi relativi del 10 marzo. Lo scopo della stabilizzazione, da un punto di vista tecnico, è quello di consolidare la tenuta dei nuovi supporti, per cui ogni movimento altalenante di questi giorni va considerato finalizzato alla successiva rottura rialzista.
Passiamo sul grafico a barre da 30 minuti, per definire con maggior precisione la posizione dei livelli tecnici. La prima cosa da rilevare è che, dopo il nostro aggiornamento più recente (23 marzo), i prezzi si sono sostanzialmente limitati ad oscillare a cavallo del supporto più vicino, che avevamo fissato a 16.95/17.10, sfiorando nel contempo il primo target rialzista a 18.55.
In questo frangente i compratori, constatando che il mercato non aveva più intenzione di effettuare affondi ribassisti nell’immediato, hanno ripreso gradualmente fiducia e sono adesso posizionati in forze sul nuovo supporto principale, quota 15.78/15.91. Il supporto più vicino va solo leggermente ricalibrato rispetto all’ultima decade di marzo: si trova adesso fra 16.94/17.14.
Entrambi i livelli di supporto menzionati costituiranno punti di probabile ripartenza del rialzo in caso di arretramenti. Le proiezioni indicano obiettivi aggiornati a quota 19.90 e quota 21.75. Le proiezioni si sono quindi ampliate rispetto a due settimane, fa riflettendo un ottimismo sottostante da parte degli operatori che riteniamo sia in grado di reggere anche nelle prossime 5-10 giornate almeno.
Mentre sono le 20.05 di mercoledì 5 aprile, Avalanche viene scambiato sui migliori Exchange mondiali a 17.80 dollari, con un incremento del +0.74% da ieri. I valori si trovano quindi già adesso in zona di potenziale acquisto. Da un punto di vista tecnico sarebbe infatti preferibile intervenire long solo da rilevazioni non superiori a quota 18.06.