Dopo il polverone suscitato dai fondi spesi prima dell’autorizzazione, Arbitrum sembrerebbe voler tornare sui propri passi. Sono stati infatti avanzati nuovi proposal per la governance del protocollo, governance che era stata essa stessa oggetto di grandi proteste negli scorsi giorni.
L’intenzione però, e questo andrebbe riconosciuto ai gestori del protocollo, è quella di migliorare certi processi e, se vogliamo, di evitare che certi errori si ripropongano. Errori che sono costosi sia in termini di valore di mercato, sia in termini di fiducia che il pubblico di appassionati ragionevolmente nutre per il progetto.
Non è detto però che tali proposal passino, segnalando una situazione che per molti, almeno in termini di fiducia, sembrerebbe essere fortemente compromessa. Cerchiamo di capire cosa è stato proposto e che tipo di reazione possiamo aspettarci, questioni che interesseranno molto da vicino il prezzo di $ARB e che susciteranno dunque anche le attenzioni degli eventuali speculatori.
La situazione è quella che è, dopo uno dei più grandi “scandali” per il mondo DeFi che si ricordino a memoria d’uomo, almeno in termini di governance.
Dopo il raggiungimento di un consenso contrario a AIP-1 [il proposal che cercava ratifica di spese già fatte], è ora il tempo per incorporare il feedback della community e di andare avanti con nuovi AIP e documentazione che parlino delle aree più soggette a preoccupazioni. La fondazione non muoverà alcuno dei 700 milioni di token che sono nel wallet Administrative Budget fino a quando un lockup accettabile sarà stato approvato dalla DAO.
È stato poi aggiunto:
Sono stati postati 3 nuovi documenti: Un report sulla trasparenza del setup iniziale della Fondazione. AIP 1.1 – Lockup, Budget e Trasparenza. AIP 1.2: Emendamenti ai documenti di founding attuali
Si continua poi descrivendo cosa si trova nei documenti. Nel report sono indicate le azioni intraprese per creare la DAO e farla operare. Si tratta, sottolineano, di eventi già trascorsi e non si potrà votare sugli stessi. Tuttavia sarà possibile per la DAO cambiare i parametri del documento con proposal futuri.
All’interno dell’AIP 1.1 si vogliono implementare delle restrizioni alle spese della Fondazione, includendo un lockup implementato tramite smart contract che rilasci i fondi linearmente entro 4 anni. Potrà essere modificato ulteriormente dalla DAO.
Sempre per quanto riguarda l’AIP 1.1, troviamo al suo interno principi e categorie e mandati per quanto riguarda il budget della Fondazione.
Passando all’AIP 1.2, ci sono emendamenti ai documenti di base della DAO, il tentativo di abbassamento della soglia per per i proposal da 5 milioni a 1 milione, per rendere la governance più accessibile. Sempre all’interno dello stesso AIP, ci sono correzioni a documenti precedenti.
Le reazioni non sembrerebbero, per ora, essere delle migliori. A leggere quanto c’è sui social, una parte rilevante della community indica una ferita che sarà molto difficile far rimarginare.
Staremo a vedere come si evolverà la situazione e se le nuove AIP saranno sufficienti per riportare sul binario giusto il percorso della DAO. Nelle ultime 24 ore ARB ha perso il 6%, segno che anche chi investe non sembrerebbe aver preso granché bene quanto accaduto.
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