Spiace anche dire che… ve l’avevamo detto. L’ennesima burla di Elon Musk sarebbe costata denaro sonante a chi era saltato a bordo di $DOGE – e tanto è stato. Il magnate che è ora è a capo di Twitter ha deciso di essersi divertito a sufficienza e ha ripristinato il classico uccellino come logo del social network.
I mercati, che si erano gasati oltremodo quando qualche giorno fa Musk aveva inserito il logo di Dogecoin sul più popolare social del momento, hanno fatto poi quello che tutti si aspettavano. Al ritorno alla normalità hanno punito $DOGE facendogli registrare, nel giro di pochi minuti, un -7%, che poi si è trasformato in un -10% e che non è però riuscito a distruggere, ad onor del vero, tutto il valore accumulato grazie allo scherzo di Elon Musk.
C’è chi si strappa i capelli – anche con un pelo di ragionevolezza – gridando alla manipolazione di mercato. C’è chi più fantasiosamente parla di modalità di monetizzazione di Musk, con le bollette di Twitter che si accumulano e con i piani di ritorno al profitto che sembrerebbero essere ancora lontani. C’è, come sempre, necessità di fare un po’ di chiarezza. E cercheremo di farla in questa puntata-riassunto dell’interminabile (e anche un po’ noiosa) saga Elon Musk e Dogecoin.
Una telenovela o una commedia? Non importa, in realtà…
C’è chi la vive ormai come una di quelle telenovelas sudamericane da migliaia di puntate che si ripetono tutte un po’ uguali. C’è chi la vive come commedia, trovando le burle di Elon Musk il sale della vita digitale. Sta di fatto che c’è tanto che ormai accade ogniqualvolta il magnate di Tesla posta foto di cani, cambia loghi o anche soltanto fa intendere di essere pronto ad abbaiare. E no, non è necessariamente colpa sua. Ma andiamo con ordine.
- Una storia che arriva da lontano e che probabilmente arriverà lontano
La storia non è esattamente nuova. È più di un anno che Elon Musk ha dimostrato il suo interesse per Dogecoin. Già nell’ottobre del 2021 dichiarò a microfoni aperti (su Twitter) di aver acquistato Bitcoin, Ethereum e Dogecoin per il suo portafoglio personale. Aggiungendo poi un consiglio spassionato per i più giovani.
Non scommette la casa sulle cripto. Il vero valore è nel realizzare prodotti e offrire servizi agli altri esseri umani, non il denaro, in qualunque sua forma.
Un consiglio che nessuno degli investitori e speculatori incalliti in Dogecoin sembra avere mai preso sul serio. Ad ogni sussulto partono gli investimenti e le posizioni a leva. E partono rialzi o ribassi da far girare la testa anche a chi è abituato al mutevole mondo delle cripto.
- La causa non lo fermerà
Siamo stati i primi a parlare della class action contro Musk da 258 miliardi. Per quanto i numeri siano impressionanti però, non c’è granché di solido nell’accusa, che è stata organizzata da professonisti delle class action allo scopo di ottenere qualche risarcimento del quale, eventualmente, alle “vittime” arriveranno soltanto le briciole. Non sarà questa causa a fermare Elon Musk. Né tanto meno l’interesse che SEC avrebbe manifestato in passato su certi tweet del re di Twitter, Tesla e SpaceX.
- I rumors di un’interesse di SEC
Non sono mai diventati fattive le accuse che circolavano online. SEC, si diceva, stava indagando su certe attività di Elon Musk a mezzo Twitter. Accuse che a nostro avviso non sarebbero state comunque né in cielo né in terra, perché non è colpa di Elon Musk se migliaia di persone cercano di giocare d’azzardo con le sue dichiarazioni.
Potete tirarvi fuori da questo gioco, anche senza l’aiuto di Musk
Tutti o quasi si fanno ingolosire da guadagni che possono superare il 10% in pochi minuti. Ed è proprio questo il meccanismo che porta però in molti a prendere decisioni irrazionali e poi a piangere sul latte versato.
Il segreto è il seguente: potete vivere senza seguire le mattane di Elon Musk e senza cercare l’occasione della vita in Dogecoin o in qualunque altro tipo di asset di questo tipo. Ci si può muovere, lo ripetiamo a chiare lettere, senza vivere di riflesso agli scherzi di un miliardario che, al contrario nostro e vostro, potrebbe anche permettersi di giocare con denaro per noi importante.
SEC non c’entra nulla
SEC non c’entra nulla e poco potrà fare, in particolare perché l’oggetto dell’eventuale manipolazione non è una security e sarebbe estremamente inusuale – e contrario alle attuali leggi, permettere ad un ente che si occupa di tutt’altro di intervenire su un mercato al di fuori della sua giurisdizione.
Certo, gli ultimi mesi negli Stati Uniti ci hanno insegnato che tutto è possibile, però ecco…
Coloro che hanno investito prevedendo le cazzate future di Musk hanno perso i loro risparmi e ora vogliono essere risarciti.? Prima risarcire quelli derubati da FTX e poi eventualmente pensare a questi sprovveduti. Buona giornata
Siamo assolutamente d’accordo con l’umano Klaus. E aggiungiamo alla gentaglia che “investe” (scommette) su Dogecoin quella che compra Shiba, Floki, Bonk. “Ma sono progetti seri”, vi diranno piccati, senza aver mai sentito (non dico compreso) parole come white paper, tokenomic, teoria dei giochi, exit liquidity, issuance, inflazione. Uno dei vostri un giorno disse che “ciascuno è artefice del proprio destino”. Basta che se gli va male poi non pianga come uno scappato di casa.
Sarete tutti un nostro layer2, arrendeteci eccetera eccetera