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“Crypto usate poco per reati” | Il governo USA si ARRENDE

Un lungo documento del Tesoro USA su Defi e crypto. Con una sorpresa alla fine che... non vi sareste mai aspettati.

Il Tesoro USA, una sorta di equivalente del nostro Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha rilasciato ieri un lungo documento che cerca di riassumere i rischi della finanza decentralizzata – chiaramente dal punto di vista delle autorità e non soltanto degli utenti.

È un documento completo, che cita anche casi recenti di hack o di attacchi a tali sistemi e che contiene informazioni interessanti anche sullo stato dell’arte.

In molti, soprattutto negli USA, si sono concentrati su quanto viene riportato dal documento in termini di attacco alla DeFi da parte delle autorità, spesso estrapolando frasi fuori dal contesto e non rendendosi pienamente conto del discorso generale che il Tesoro USA sta cercando di mettere in piedi.

E quando si guarda al dito e non alla luna, sfuggono diversi particolari. Il più importante? La reiterata ammissione che in realtà di denaro sporco nei sistemi DeFi ne passi ancora molto poco, almeno rispetto ai sistemi tradizionali.

Riciclaggio, terrorismo e droga: le tre preoccupazioni principali del Tesoro USA

I cavalieri dell’apocalisse, per le autorità monetarie di tutto il mondo, non sono quattro ma tre. L’intero corpo delle loro preoccupazioni si può riassumere infatti nella difesa della società da tre minacce sempre presenti: il traffico di droga, il terrorismo e il riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite.

Una storia che abbiamo visto recitare anche quando, più di un decennio fa, il grande pericolo era costituito dalla crittografia ormai accessibile a tutti – e ancora prima per internet, e prima ancora per la stampa. Il trucco, se così vogliamo chiamarlo, da palcoscenico è sempre lo stesso: giustificare anche il più invasivo degli interventi agitando il pubblico con minacce alla vita, all’onestà e alla tranquillità dei cittadini. Ma andiamo con ordine.

  • I sistemi DeFi spesso non implementano AML/KYC

Per chi non fosse in linea con la smania di acronimi tipica degli Stati Uniti, un breve riassunto. Con AML si intende anti-money laundering, ovvero anti-riciclaggio di denaro. In questa sigla vengono inclusi tutti i sistemi imposti a banche e money transfer per evitare che tali servizi vengano utilizzati per riciclare denaro. KYC è invece la sigla che sta per Know your Customer o Conosci il tuo Cliente. È fondamentale per l’AML, perché senza identificare chi sta operando capirete bene che…

Crimine DeFi USA
Il crimine preferisce la vecchia scuola del denaro

Bene: la principale preoccupazione del Tesoro USA è che non solo i sistemi DeFi – almeno i principali – non includano certi sistemi, ma che non abbiano alcuna intenzione di farlo. E dopo aver ricordato che tutti i cittadini USA, anche all’estero, sono tenuti al rispetto di tali norme, si passa ad altre fonti di preoccupazioni.

  • Governare gli exchange non è sufficiente

Ammesso e non concesso che terroristi e mafiosi utilizzino la DeFi, prima o poi – se n’è accorto anche il Tesoro – dovranno tornare in fiat, ovvero convertire quanto ottenuto in denaro che si può spendere con maggiore facilità nel mondo reale. Per farlo hanno bisogno in genere di exchange centralizzati. Ed è per questo motivo che le autorità di tutto il mondo, comprese quelle europee, stanno cercando di mettere sotto il loro controllo qualunque tipo di operatore di questo tipo.

Secondo il Tesoro USA però potrebbe non essere sufficiente, proprio perché diversi exchange, almeno a loro detta, non implementerebbero neanche loro le misure tipiche di AML e KYC. Non è pienamente vero – e in aggiunta ricordiamo che gli exchange senza questo tipo di pratiche hanno due difficoltà consequenziali: la prima è quella di accedere a banche degne di questo nome. Il secondo è di avere liquidità tale da poter convertire crypto per azioni criminali multimilionarie.

I consigli del tesoro USA

Ci sono poi dei consigli per il governo degli USA. Consigli che fanno capire i vorrei ma non posso della politica quando si parla di crypto e di DeFi.

  • Rafforzare la supervisione AML/KYC per le cripto

In soldoni si chiede al governo di rafforzare tale supervisione e incrementare l’armonizzazione AML/CFT per tutti gli operatori. Si chiede ai regolatori di entrare in interlocuzione con certi hub DeFi, anche per offrire guidance. Sembra una letterina scritta a Gary Gensler, che di parlare viso a viso con gli operatori cripto non sembrerebbe volerne sapere.

  • Continuare nello sforzo di comprendere il settore

Anche tramite interlocuzioni con i soggetti privati che lo popolano e che lo animano. E in aggiunta il governo degli USA dovrebbe continuare a verificare che le future evoluzioni della DeFi non andranno a favorire traffici illeciti.

  • Coordinamento con partner stranieri

Che vuol dire cercare una coordinazione anche con gli altri stati. Non è chiaro come, ma è chiaro perché. Senza sponde da parte di giurisdizioni magari lontane, sarà più difficile per la DeFi emergere e prosperare al di fuori delle regole di Washington.

  • Cyber resilienza, test del codice

Questo è uno degli aspetti più interessanti. All’interno del lungo documento del Tesoro USA si fa più volte riferimento al problema degli hack e degli attacchi a certi protocolli DeFi. E il consiglio del Tesoro è di favorire per la DeFi una cultura di maggiore attenzione ai rischi dei cyberattacchi.

Alla fine però, devono arrendersi

Curiosa però la chiusura prima dei consigli, che rivela qualcosa che difficilmente leggerete sulla stampa mainstream:

Questo report riconosce che le attività illegali sono soltanto una parte ridotta delle attività nello spazio DeFi e, al momento, la DeFi rimane una porzione minore del mondo degli asset digitali. In aggiunta, il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo accadono più comunemente utilizzando valute fiat o altri asset tradizionali e non con gli asset digitali.

Qualcosa che dovrete mandare a memoria e ripetere ogniqualvolta sentirete BCE parlare del mondo degli asset digitali e delle criptovalute come culla del terrorismo e del riciclaggio di denaro. Tutto questo da un Tesoro USA che avrebbe tutto l’interesse a rappresentare l’esatto contrario.

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