È la discussione del momento, in particolare per chi non ha esattamente capito cosa sta succedendo dalle parti di Ethereum, ma avverte comunque la necessità di vestire i panni di Cassandra e avvisare tutti che la fine è vicina.
Di cosa parliamo? Parliamo del fatto che a partire dal 12 aprile, a patto che tutto vada per il verso giusto, chi ha messo somme in staking potrà iniziare a ritirare tanto le reward tanto, se lo desidera, l’intera somma depositata. Una possibilità che, è vero, potrebbe portare una quantità importante di $ETH sul mercato.
Le cose però sono molto meno preoccupanti di quanto raccontano certi profeti di sventura. E per i più preoccupati abbiamo preparato una guida che permetta di capire cosa succederà, come e perché. E soprattutto con quali tempistiche.
La tesi è la seguente: dato che chi ha messo in staking i propri Ethereum dal 12 potrà cominciare a prelevare, allora sul mercato finiranno migliaia di coin che potranno comprimerne il prezzo. Una questione certamente da analizzare, ma che per come sarà organizzata la possibilità di prelievo, deve essere considerata con toni molto meno allarmistici di quelli che stanno circolando tra i non specialisti.
Ci sono infatti due questioni che, ammesso che molti degli staker vogliano vendere, rallenteranno tale eventuale procedura.
I prelievi, e questo sembra essere un punto che sta facendo enorme difficoltà a passare, non saranno simultanei.
Per quanto riguarda i prelievi parziali, ne saranno processati 16 per ogni slot e quindi 16 ogni 12 secondi. L’enorme pressione che qualcuno ha calcolato sarebbe distribuita su oltre 500.000 validatori. No serve granché per capire che anche i prelievi parziali saranno anch’essi distribuiti.
I prelievi invece totali, immaginate qualcuno che voglia smettere di essere un validator, saranno possibilmente ancora più lenti. E le tempistiche saranno decise da una semplice equazione, che potete trovare qui.
Una parte rilevante degli Ethereum in staking passa per Lido Finance. Cosa farà il protocollo di liquid staking? Avrà un certo ritardo rispetto alle procedure ordinarie.
Lido ha parlato di metà maggio 2023 e quindi anche da questo lato ci sarà meno pressione di quanto in molti si aspettano. Questo ammesso, ancora una volta, che chi ha in staking Ethereum abbia effettivamente interesse a prelevare. Non è detto che sarà questo il caso.
Riteniamo che il grosso delle preoccupazioni che stiamo leggendo in giro siano più dovute al sensazionalismo in cambio di click che ad effettive preoccupazioni per il futuro del prezzo di $ETH.
È un peccato, perché si tratterà di un evento storico per Ethereum e sarà interessante anche vedere che tipo di effetto avrà su chi, fino ad oggi, non ha voluto fare staking proprio a causa dell’incertezza sulle tempistiche di prelievo.
Chissà, magari i nuovi arrivati contro-bilanceranno tutti i prelievi previsti. Che potrebbero essere, tra le altre cose, molto pochi rispetto alle fantasie di disastro di molti commentatori, anche tra quelli bravi.
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mi immagino chi ha messo in stacking in piena bull run e ora si ritrova con il prezzo decapitato...non credo chi questi soggetti siano cosi desiderosi di ritirare i propri eth