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“Domani” Bitcoin sostituirà il dollaro statunitense ? | Un’analisi

Il dollaro pronto a cedere il passo a Bitcoin? Occhio a confondere desideri con possibilità. Bitcoin è superiore, ma chi controlla le monete nazionali...

Proof of Work contro Proof of Warship. Di meme sulla futura sostituzione del Dollaro Statunitense da parte di Bitcoin ce ne sono a bizzeffe da anni. Anzi, ce ne sono così tanti dal portare molte persone – almeno a nostro avviso – a non prendere seriamente una questione che segnerebbe un’epoca, e non solo perché sarebbe coinvolto bitcoin.

Premettendo che per il momento stiamo parlando di fantascienza, sarà comunque utile fissare dei punti fermi della questione, anche per capire cosa sta succedendo, cosa potrebbe succedere e, perché no, capire anche cosa vogliono dire certi movimenti.

Il tutto in una fase che sta facendo gridare molti alla pronta debacle del Dollaro USA. Non necessariamente a favore di Bitcoin, ma a favore di valute di paesi terzi che starebbero provando a far tornare il mondo verso la multipolarità.

La morte del dollaro, per la centesima volta

I più giovani tra i nostri lettori la riterranno una questione imminente, per quanto in realtà della morte del dollaro si parli ciclicamente, ad ogni crisi economica e a ogni sussulto che arriva da paesi non perfettamente allineati a Washington. Questa volta sarà diverso? Chissà, ci sono elementi di novità, ma anche tanto sensazionalismo che non giova ad una discussione intelligente.

  • Yuan, Rupia, Rublo: tutti vogliono pagare con il proprio denaro

E ci mancherebbe. Chi si aspetta l’abbandono delle valute nazionali da parte di stati come Russia, Cina, India e tutti quelli che hanno controllo delle proprie politiche monetarie sarà destinato a rimanere deluso, anche se questo dovesse essere conveniente per gli scambi o per le popolazioni locali. La storia ci insegna che gli stati abbandonano qualunque potere prima di abbandonare quello di emettere moneta, anche quando le situazioni diventano estremamente compromesse.

Sul fatto però che tali valute nazionali possano, in un tempo ragionevole, rimpiazzare il dollaro a certe latitudini chi vi scrive continua a nutrire i suoi dubbi. Tutti vogliono liberarsi di moneta cattiva e acquisire moneta buona. La credibilità del Dollaro, per quanto colpita dagli eventi più recenti (e dei quali parleremo più avanti), rimane superiore a quella di altre banche centrali in giro per il mondo.

Anche il fatto che certi scambi – minoritari – siano oggi conclusi utilizzando altre valute vuol dire ancora poco o nulla.

Occhio a entusiasmi BitcoiN Dollaro
Prima di credere alle favole, meglio studiare “i cattivi”
  • E allora El Salvador?

La situazione di El Salvador è molto diversa – e non perché Bukele abbia deciso di rinunciare ad un potere così importante e attrattivo. El Salvador era già un’economia dollarizzata, nel senso che non batteva moneta propria ma utilizza il dollaro USA, importandone l’inflazione di Washington e non avendo alcuno dei vantaggi che derivano dal battere moneta. In una situazione del genere – al netto di altre considerazioni che faremo su queste pagine nei prossimi giorni, decidere in tal senso è molto più facile.

Che dite allora? Il dollaro è eterno?

No, il dollaro non è eterno e probabilmente in un futuro (lontano?) lo vedremo non più al vertice delle monete più desiderate. Non è ancora però quel momento, perché tali domini difficilmente si sfaldano in poche settimane. E no, per quanto possiamo essere noi appassionati di Bitcoin e ritenerlo una moneta superiore, la migliore che l’uomo ha mai avuto a disposizione, non è ancora pronto per sostituirlo.

Non per mancanze sue, ma per le sue caratteristiche, che lo rendono molto poco appetibile per un’adozione “dall’alto”. Bitcoin non conviene a chi ha la stampante dalla sua. La sua politica monetaria è fissa e no può essere cambiata a capriccio dei politici.

Occhio a chi si segue

Il sensazionalismo paga, almeno in termini editoriali e sui social network, per quanto ci siano stati dei primi casi e delle prime volte in questi ultmi mesi, non riteniamo che questo segnerà il crollo del dollaro in tempi brevi.

  • Usare SWIFT come arma

Non è una questione di essere da una parte o dall’altra del conflitto. Il punto è un altro: SWIFT è stato utilizzato per la prima volta apertamente come strumento di guerra. Certo, ne erano già esclusi certi paesi (Iran) ma mai era stato utilizzato per spostare gli equilibri di un conflitto in corso.

Questo ha reso evidente per molti paesi non allineati che la loro posizione all’interno di quello che è il più importante strumento del dominio del dollaro è molto precaria. E sì, questo sarà probabilmente di monito per chi non si era mai posto questo problema.

  • Occhio alle notizie che arrivano dalla Russia

A più riprese, probabilmente per guadagnarsi le prime pagine dei giornali, alcuni politici di Mosca sembrerebbero aver lasciato intendere tra le righe la possibilità di guardare a Bitcoin. A nostro avviso non solo mancano i presupposti, ma anche la volontà politica. L’interesse può esserci per il network, che non può essere censurato e che non è sotto il controllo di nessuna autorità politica. Ma oltre al possibile opportunismo, pensare oggi che gli stati decidano autonomamente di privarsi del potere di battere moneta è, a nostro avviso, fantascientifico.

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Sandu
Sandu
1 anno fa

“Ma oltre al possibile opportunismo, pensare oggi che gli stati decidano autonomamente di privarsi del potere di battere moneta è, a nostro avviso, fantascientifico.” BTC però sarebbe un alternativa leale per un presidente e la sua nazzione.

Coviddi
Coviddi
1 anno fa

Leggo di bank runz in San Pietroburgo in queste ore.

A me intriga la view che i paesi BRICS stiano lavorando ad una valuta interna, prima ad uso corporate poi eventualmente retail, che dovrebbe essere dicono, Gold backed.

Nonostante in USA facciano parecchio casino in merito con posizioni contrastanti di enti vari con finalità contrastanti, se il dollaro resta l’unica valuta -e la più affidabile di tutte le altre- FIAT, cosa gli cambierebbe renderla Bitcoin backed?
In fondo controllano mi pare quasi il 2% della liquidità sul mercato, grazie all’aver recuperato quelli rubati a Ross Ulbricht che per essi si sta facendo due ergastoli. (non è il punto ma mi piace ricordarlo)