Bitcoin supera i 30.000$ e improvvisamente le critiche del momento più difficile, il momento in cui sembrava poco più di un cadavere, assumono una carica di esplosiva comicità. In molti avranno dimenticato, noi no: dagli economisti della Banca Centrale Europea a Tito Boeri, una puntata del Podcast che è rassegna di quanto è stato detto con sicumera e poi smentito dai mercati nel giro di poche settimane.
Abbiamo raccolto qualche commento nei 15 minuti classici del nostro Podcast, anche per capire come potrebbero andare le cose da qui in avanti e di chi fidarsi o non fidarsi, perché il rischio di prendere per buone certe opinioni soltanto perché validate dal bollino dell’autorità è sempre dietro l’angolo. E chi ha venduto in fretta e furia i suoi satoshi o gli altri coin definiti roba da tonti o peggio ancora delinquenti ora si sta certamente mangiando le mani.
Per non dimenticare chi, approfittando del caso FTX e degli altri disastri, ne aveva approfittato per indicare come imminente la morte di Bitcoin e per quel che conta del resto del comparto. Erano stati in diversi, a partire da un duo di economisti in forza alla Banca Centrale Europea, passando per due economisti più nostrani ma altrettanto prestigiosi, come Tito Boeri e Roberto Perotti. Facile fare funerali e parlare di ultimo atto per $BTC, salvo poi però dover fare in conti con una realtà che, per Bitcoin, spesso si presenta in tempi molto compressi.
100% ovvero il doppio del prezzo rispetto ai minimi toccati dopo la crisi innescata da FTX, al termine di un anno pirotecnico in termini di crack per grandi operatori del settore. Certo, la storia non finisce qui, ma per chi parlava di funerale deve essere stato un duro colpo fare i conti con quanto fatto da Bitcoin e dal resto del comparto nel giro di 20 settimane dal punto più basso.
Ma non è questo che dovrebbe interessarci, almeno per ora. Bull o bear market, Bitcoin ha chiaramente dimostrato di essere tutto fuorché morto e di avere ancora delle frecce per il suo arco, nonostante i più importanti personaggi pubblici nel giro dell’economia che conta siano pronti a ripetere che mancherebbe poco alla sua morte.
E su questo ci piove poco. Gli attacchi a Bitcoin si intensificheranno, in particolare da parte della politica e degli economisti che le sono più vicini, come Paul Krugman, che proprio domenica ha attaccato BTC definendolo materiale per delinquenti una volta che avremo le salvifiche CBDC. Non è certamente il momento di abbassare la guardia. C’è ancora tanto di importante da difendere e si dovrà passare, forti delle peculiarità di Bitcoin, al contrattacco.
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