Le quotazioni di Bitcoin Cash (BCH) non stanno evidenziando, in questi giorni, uno slancio rialzista particolarmente eclatante. Ciononostante, è in corso dal 27 marzo un recupero nel confronto col dollaro americano, che ha visto i prezzi salire finora da 116.96 a 130.61.
Ci si aspettava, in particolare oggi 12 aprile, che potesse svilupparsi un movimento più vivace al rialzo, non solo su Bitcoin Cash ma in generale sull’intero settore delle crypto. Erano infatti in calendario per il pomeriggio odierno gli attesissimi dati americani relativi all’inflazione.
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I dati sono risultati migliori delle aspettative, incoraggiando un balzo di Bitcoin, che tuttavia non si è riverberato a dovere su tutte le valute digitali a medio-alta capitalizzazione. Abbiamo da poco pubblicato un approfondimento per analizzare quali potranno essere le implicazioni di un’inflazione inferiore alle aspettative sul comparto degli asset crittografici.
Su grafico a candele settimanali, che abbraccia un arco di oscillazione dei prezzi superiore ad un anno, abbiamo evidenziato la struttura tecnica che, a nostro avviso, si sta progressivamente sviluppando a partire dai minimi relativi di luglio 2022. Si tratterebbe di un pattern rialzista testa-spalle rovesciato, ancora in via di formazione.
Le premesse tecniche sembrano convergere verso un’ampia probabilità di estensione del recupero nel corso dei prossimi 1-3 mesi. Sono già legittimamente ipotizzabili proiezioni fino a quota 176.00 dollari, virtualmente raggiungibili entro la fine di giugno. Questo implicherebbe anche il superamento della neckline della figura di testa spalle rialzista, passante per il picco di luglio 2022 a 164.87. Di conseguenza, si andrebbe verso un periodo estivo ed autunnale che potrebbe essere apportatore di ottime performance per Bitcoin Cash.
È chiaro che, nonostante il contesto di fondo appaia tecnicamente eccitante, dovremmo aggiornare i riferimenti tecnici facendo un passo alla volta. In questo momento, più che a pensare alle proiezioni rialziste, è necessario tenere strettamente monitorata la tenuta dei nuovi supporti, perché sono quelli che sorreggono qualunque ipotesi di sviluppo di un macro scenario rialzista come quello ipotizzato innanzi.
Passiamo quindi all’osservazione del grafico a scansione intraday, con barre da 30 minuti, per osservare più da vicino l’azione dei prezzi nel corso delle ultime giornate. Dopo il nostro ultimo approfondimento, risalente al 28 marzo, i prezzi hanno confermato le aspettative di rafforzamento spostandosi da 119.30 a 130.61.
Il mercato si è quindi fermato a contatto con l’area di resistenza intermedia che avevamo indicato appena sotto alla linea dei 130.70. Non si sono sviluppati, a contatto con quest’area piuttosto delicata, segnali di esaurimento imminente del rialzo. Non ci sono però neppure le condizioni per alzare il livello di supporto principale, che rimane posizionato per le prossime 5-10 giornate a quota 113.40/114.40.
Il supporto più vicino si è invece leggermente alzato, rispetto all’ultima decade di marzo, portandosi a 119.30/120.30. Si tratta di livelli che costituiranno luogo di reazione del mercato in caso di nuovi arredamenti. Sulla tenuta di questi supporti poggiano proiezioni rialziste che indicano un primo target a 138.25 ed il target principale confermato tra 150.20/151.00.
Bitcoin Cash occupa il ventottesimo posto a livello mondiale fra le cryptovalute più utilizzate e capitalizzate ed è quindi facilmente scambiabile su tutti i migliori Exchange. Quando sono le 20:02 di mercoledì 12 aprile, BCH viene quotato 129.06 dollari, sostanzialmente stabile su base giornaliera (-0.14%). Tecnicamente, per intervenire long sarebbe preferibile attendere nuovi storni in direzione dei supporti, fissando in ogni caso livelli limite di acquisto non superiori a 127.50. Lo scenario tecnico descritto andrebbe ovviamente rivisto in caso di violazione del supporto principale, meglio se confermata da almeno una chiusura su grafico a 30 minuti sotto 113.40.