Staking Ethereum: CAMBIO CLAMOROSO | I numeri BOMBA

Sul fronte dello staking Ethereum le cose stanno andando diversamente da come le raccontano tanti sensazionalisti dell’ultimora. E per la prima volta dall’arrivo di Shapella abbiamo potuto registrare più depositi che prelievi in un determinato arco di tempo. Un segnale certamente limitato, ma importante per capire quanto avevamo già previsto qualche giorno fa.

Dopo le necessità di prelievo iniziali di qualche exchange per motivi legali, ecco che la situazione cerca un nuovo equilibrio – e non è detto che sia sfavorevole a Ethereum, che comunque è uscito a testa alta (e in quota 2.100$) da ciò che in molti definivano come una sorta di disastro che però non si è mai verificato. Come spesso accade, d’altronde.

Vi avevamo promesso un aggiornamento della situazione: arriva oggi, in quella che potrebbe diventare presto una data storica per l’ecosistema di Ethereum.

Per la prima volta più depositi che prelievi

I dati sono quelli di Nansen e sono piuttosto affidabili e Segnalano a partire da ieri una quantità di depositi maggiore rispetto ai prelievi dallo staking. In altre e più semplici parole, dopo una corsa iniziale, sono tornati depositi piuttosto interessanti e che segnalano come in realtà di voglia – per aggregati – di fuggire dal protocollo ce ne sia pochissima. Ma andiamo con ordien.

• I dati delle ultime 24 ore

I dati delle ultime 24 ore raccontano di un calo complessivo degli $ETH in staking che si è invertito. Nelle ultime 24 ore – partendo dalla data di pubblicazione di questo approfondimento, abbiamo infatti avuto prelievi per 21.700 ETH circa, mentre i depositi sono stati di 108.310 ETH, per un totale netto di +86.500 ETH in più che sono depositati in staking rispetto al giorno precedente. Si tratta di numeri importanti e che segnano un’inversione che forse in pochi si aspettavano in così poco tempo.

• È un dato duraturo e significativo?

È un dato certamente significativo, perché rende chiaro a tutti con la forza dei numeri quanto abbiamo cercato di far passare negli scorsi giorni, mentre tutti o quasi parlavano di disastri.

Il punto fondamentale è che mentre in molti vorranno prelevare e continueranno a farlo, ci saranno altri – a quanto pare in misura maggiore – che avendo ora la certezza dell’implementazione dei prelievi decideranno di depositare.

E altra cosa importante: probabilmente in molti di quelli che stanno ricevendo i primi Ethereum magari prelevati per motivi legati alla legge, come nel caso di Kraken, stanno impegnando di nuovo le loro somme, attraverso altri tipi di canali.

Che cosa significa per il mondo Ethereum?

Significa che il fuggi fuggi che i detrattori si aspettavano in realtà non esiste e anche fosse esistito ha già la forza di arrestarsi. Vuol dire che non c’erano poi così tanti investitori a voler prelevare in fretta e furia i loro Ethereum se non con l’intenzione poi di rimetterli a frutto tramite staking.

Le profezie di sventura, molto buone per fare titoli a effetto, si rivelano poi essere quasi sempre molto lontane dalla realtà dei fatti. Fino a qualche giorno fa potevate pensare si trattasse di fantasie della nostra redazione. Oggi potete avere la certezza che invece si tratta di qualcosa basato su fatti e ragionamenti.

E chi non ha liquidato – preso dal panico – i suoi $ETH, oggi ride anche per il pericolo scampato.

Questione legale? In che senso?

Per chi non avesse seguito l’intera vicenda a partire dalla scorsa settimana, ricordiamo che una parte considerevole di tutti i prelievi sono da imputarsi a Kraken, che ha deciso di operare con il prelievo immediato di tutti i fondi messi in staking per conto dei clienti negli USA e in Giappone.

In entrambi i casi si tratta di questioni legate ai regolamenti vigenti nei due pasi. E nel primo caso nello specifico abbiamo anche quanto previsto dall’accordo con multa da 30 milioni comminata da SEC.

Cosa succederà nei prossimi giorni?

Non vi è ancora la certezza di nulla e servirà ancora del tempo per raggiungere un equilibrio. Per ora però siamo distanti da quanto in molti avevano previsto.

L’ecosistema di Ethereum appare essere più in salute di quanto avrebbero sperato tanto i detrattori quanto gli appassionati – e a quanto pare non sarà neanche Shapella ad affossare il progetto.