Un tweet dell’account ufficiale di HBAR Foundation, che è dietro lo sviluppo di Hedera, ci offre l’occasione per tornare a parlare di criptovalute green e di tutto quello che circonda la curiosa intersezione tra mondo crypto, ambientalismo e ESG. Hedera è tra i diversi protocolli che non solo consumano poco, ma che controbilanciano i consumo acquistando carbon credit. Per tanti un passaggio fondamentale della finanza e del mondo cripto. Per altri una moda destinata a soccombere a breve.
Con il lungo articolo del NYT contro il mining Bitcoin e i suoi consumi – la questione è tornata ad occupare anche le pagine della stampa mainstream. Ma cosa c’è di concreto? E quanto certe scelte di Hedera, che prenderemo ad esempio, faranno la differenza in futuro?
Hedera, le grandi aziende e Bitcoin
ESG, ovvero i criteri che poi nessuno ha idea di come valutare, che riguardano la governance e la sostenibilità di ogni impresa. Criteri che sono entrati dalla porta principale di Wall Street e che sono stati croce e delizia per tante aziende. Vengono utilizzati per decidere se inserire o meno un titolo in certi ETF e oggi sono uno dei criteri con i quali la stampa mainstream, anche finanziaria, giudica la bontà di un titolo e di un’azienda.
In un contesto del genere è più che naturale che anche il mondo crypto cerchi di adeguarsi. Lo ha già fatto Polygon, nel suo cammino verso l’impatto zero, così come lo ha fatto almeno in parte Algorand. Ultimo a ricordarci di quanto sia green come protocollo è Hedera Hashgraph.
Quando diciamo che Hedera è una chain green, significa che stiamo attivamente scalando l’energia e i merati ESG. Nel caso in cui ti interessasse sapere dell’impatto ambientale di Hedera in comparazione con Solana, Avalanche, Algorand, Ada, Polkadot e Ethereum, eccovi alcuni dati da UCL [L’University College di Londra]
E via con un grafico che dimostra come Hedera sia enormemente più green anche della seconda in classifica, che è Binance Chain, che consuma 19 volte in più rispetto a HBAR e al suo ecosistema. Il paragone più impietoso è chiaramente con Bitcoin, che consuma quasi 1 milione di volte in più per singola transazione. E qui si dovrà aprire una discussione su cosa vogliono dire queste classifiche e certi dati.
- Ricerche sempre da prendere cum grano salis
E cioè con una dose, magari anche minima, di scetticismo. Il calcolo dei consumi per una singola transazione di Bitcoin sono il più delle volte sballati – e in aggiunta non tengono conto dell’effettiva provenienza dell’energia che viene consumata.
Non è chiaro inoltre chi e come sia stata finanziata tale ricerca, della quale indirettamente esiste anche testimonianza su BBC per tramite di Leemon Baird, che è co-founder di Hedera.
Intervista che risale addirittura al 2021 e che rende chiaro il fatto che per Hedera la questione green sia anche una questione di marketing.
Presto si tornerà a parlare di ESG, ma non nel senso che vi aspettereste
L’altro dubbio che nutriamo su questo tipo di operazioni è che sappiamo per certo che la contestazione dei criteri ESG è già partita e che presto – cambiate appena le inerzie politiche – l’intero impianto sarà oggetto a revisione.
Una strada che tra gli altri hanno già cercato di percorrere anche quelli di Ripple, che tra le altre cose hanno finanziato anche la campagna Change the Code.
Qualcuno ci vedrà un attacco coordinato verso Bitcoin da parte delle chain se vogliamo più vicine al potere politico. Noi, per ora, continuiamo a vederci strategie di marketing spesso incartate da preoccupazione per l’ambiente. I consumi sono diversi dall’impatto ambientale e chi è sinceramente preoccupato di quanto Bitcoin inquini dovrebbe prendersi la briga di analizzarne perché, come e di offrire potenziali soluzioni. Soluzioni che non possono ridursi al passate a PoS. Non è così che andrà e non è così che certe chain (che talvolta chain non sono) riusciranno a guadagnarsi un posto al sole.
Sono perfettamente d’accordo con quel grafico comparativo a barre che hanno postato.
Se la lunghezza delle barre indica l’utilità 😉
Questa è un’altra chain del buon Benetazzo, che tra parentesi vorrei dirgli che mi è molto simpatico lui, il suo pensiero su bitcoin meno vieni su Telegram Eugenio…
Detto questo, non è un paragone perfetto ma rende l’idea secondo me
Se ora io vado su google e faccio una ricerca, anche di una sola parola, quanto costa energeticamente quelle risposta in una fazione di secondo?
Ciao Eugenio 😃😃