Nonostante le chiare resistenze da parte di videogiocatori, la casa di produzione Square Enix – quella della fortunata serie Final Fantasy – ha stretto un’altra collaborazione per spingere presso il grande pubblico videogiochi Web3, qualunque cosa questo voglia dire. È di poche ore fa l’annuncio di una collaborazione con la piattaforma Elixir, che di recente ha imbarcato anche Epic Games nel suo listino, proprio allo scopo di rendere certi titoli più appetibili per le masse.
Un accordo che assomiglia più ad una distribuzione che ad una spinta di certe questioni tecniche – come ad esempio l’introduzione dei NFT – ma che secondo la casa giapponese sarà propedeutico per rendere normale questo nuovo modo di concepire i videogiochi.
Passo in avanti o meno saranno i videogiocatori a dirlo, videogiocatori che ad oggi, nel migliore dei casi, si sono dimostrati tiepidi verso certe novità, temendo che siano trasformate in un’altra occasione per permettere alle case di produzione di spremere fino all’ultimo centesimo ai giocatori, con questi ultimi che non avranno alternativa che pagare per rimanere competitivi.
Prima di lanciarci in voli pindarici sulla fine del mondo dei videogiochi su come lo conosciamo, parliamo della vera notizia. Square Enix ha annunciato l’accordo con Elixir, piattaforma che offre a listino sia giochi Web3, sia giochi tradizionali. L’arrivo di un gruppo come Square sarà certamente ulteriore vetrina per i servizi offerti dal gruppo e permetterà di assottigliare ulteriormente la linea di demarcazione tra giochi di vecchia generazione e quelli che vorrebbero sfruttare quanto offerto dalla blockchain e dai NFT.
Questa partnership con Elixir Games rappresenta un altro passo per Square Enix nell’esplorazione di quanto offre il gaming decentralizzato Web3.
Questo il breve ma intenso commento di Hidaki Uehera, che per Square è direttore del Business Development. Commento al quale si è aggiunto quello di Carlos Roldan, che è CEO di Elixir.
Questa partnership ci porta più vicini alla mass adoption del gaming Web3. Il nostro team è entusiasta di spingere la nostra tecnologia e già immaginiamo un modo dove gli utenti Elixir giocheranno indistintamente a titoli Web2 o Web3.
Aggiungendo poi:
Il 2023 ha già visto diversi leader dell’industria entrare in questo comparto con progetti di impatto, e anticipiamo di vederne di più durante questo anno. Abbiamo fatto di tutto per essere pronti a scalare.
Offre già un ampio parco di titoli basati su chain Solana, Ethereum ma anche BNB e Polygon. Il gruppo ospita già diversi dei più importanti titoli di questo spazio.
Non è esattamente da ieri che i videogiocatori devono sottostare a logiche di massima monetizzazione di ogni titolo, per quanto si sperava che titoli di un certo calibro ne rimanessero il più possibile lontani.
Ci sarà da vedere come si comporteranno case del calibro di Square Enix: creare un’economia all’interno dei propri giochi potrebbe essere interessante, a patto che questa preveda una sorta di libera interazione tra gli utenti.
Se NFT e blockchain diventeranno invece ancora strumento per differenziare i giocatori in base alla loro capacità di spesa, sentiremo con ogni probabilità ancora vibranti proteste.
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