Poco meno di 10 giorni fa la dominance di Bitcoin è stata respinta su un livello che è il più alto da 2 anni a questa parte. Il muro del 49% sembra essere diventato, almeno dal luglio 2021 , una sorta di muro invalicabile per $BTC, che ogni volta che ha raggiunto livelli vicini a questo ha finito poi per lasciare spazio al recupero di tutto il resto del comparto, capitanato da Ethereum ma oggi comunque molto più variegato.
Partendo dall’assunto che il passato è in genere un pessimo libro per leggere il futuro dei mercati, possiamo fare qualche considerazione e disegnare qualche scenario che ci aiuterà ad organizzare le prossime mosse sul mercato. Mosse sul mercato che possono partire dall’ultimo mini-ciclo di Bitcoin anche ai danni del settore alt per disegnare strade alternative che potrebbero presentarsi di qui a breve.
In molti ritengono questo dato – che segna la percentuale di marketcap totale imputabile a Bitcoin – come un dato di poco conto. Noi abbiamo sempre condiviso questa lettura, per quanto in momenti di movimenti laterali prolungati, anche in range ampi, potrebbe aiutarci a capire qualcosa.
Quello della dominance di Bitcoin è un dato che non sempre trattiamo su Criptovaluta.it. Spesso ne sono mancate le condizioni di analisi e il contesto giusto per ritenerlo segnale di qualcosa. Ora le cose sono cambiate, e di fronte a movimenti di tutto il comparto in un range – per quanto ampio – il grafico in questione potrebbe dirci qualcosa.
È un calcolo relativamente semplice: totale della capitalizzazione di mercato delle criptovalute in rapporto alla capitalizzazione del solo Bitcoin. In passato si sono avuti anche livelli superiori al 70%, anche se ormai da un paio d’anni a questa parte siamo sensibilmente sotto quella cifra e in un range che va dal 38% al 48%.
Se è vero che si alternano mini-cicli Bitcoin a mini-cicli altcoin, il raggiungimento la scorsa settimana del massimo vicino ai 49% potrebbe segnalare un’inversione che, se fosse confermata anche questa volta, lascerebbe ampio spazio al settore altcoin.
Un settore altcoin che se dovesse comportarsi come avvenuto tra il luglio e il settembr scorso, o ancora tra l’ottobre 2021 e il gennaio 2022, potrebbe recuperare in rapporto circa 10 punti percentuali rispetto ai livelli attuali.
Questo segnale non ci dice nulla su come si muoverà il mercato nel suo complesso. Si potrebbe salire – complessivamente – oppure anche scendere. Questo calcolo riguarda soltanto che parte di salita o discesa colpirà Bitcoin rispetto al resto del mercato. Il grafico che riportiamo è piuttosto chiaro: non c’è granché correlazione tra l’andamento del prezzo di Bitcoin e quello invece della sua dominance, fatti salvi sporadici casi.
Il segnale in questione, se dovesse seguire gli ultimi mini-cicli, segnalerebbe in questo momento esatto la possibilità che la crescita delle prossime settimane colpirà principalmente coin e token che non sono Bitcoin.
Oltre all’ovvio Ethereum, sarà interessante vedere le performance di Cardano, che pur in diverse circostanze ha dimostrato di poter dire la sua, così come quelle di Binance Coin e degli altri top gamma.
Sarà anche interessante vedere cosa faranno i meme token, tenendo conto di una mini-stagione che si è aperta circa 10 giorni fa, sebbene con token a capitalizzazione molto bassa.
Discorso diverso per i cosiddetti nuovi arrivati tra i progetti solidi. Near Protocol e Aptos potrebbero finalmente spiccare il volo, recuperando la crescita persa nella fase più buia di mercato. Così’ come potrebbe farlo anche Fantom, progetto che a nostro avviso ha ancora molto da dire.
Non resterà che stare a vedere se anche questa volta il top della dominance coinciderà con quel livello tra il 48% e il 49% che Bitcoin fa fatica a superare da almeno 2 anni.
Se così fosse, sarà il caso di iniziare a guardarsi in giro almeno per quanto riguarda le posizioni maggiormente speculative.
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