Non sono solo i bitcoiner più radicali ad essere short – e dunque puntare al ribasso – sul dollaro USA. Ora arrivano anche investitori miliardari e leggendari, per quanto outspoken e caustici siano. Anche Stanley Druckenmiller ha infatti confermato una posizione short sulla valuta degli Stati Uniti d’America, tenendo conto delle possibili evoluzioni dei prossimi mesi, che vedranno al centro – almeno secondo la sua lettura – decisioni obbligate da parte di Federal Reserve.
Il dollaro USA dovrà fare presto i conti, dice, con la necessità per Federal Reserve di tagliare i tassi (per evitare che l’intero sistema si sgretoli) e sulle conseguenze dell’utilizzo dell’intero ecosistema dollaro come arma verso gli stati non allineati.
Letture simili a quelle date da diversi bitcoin e che se dovessero trasformarsi in realtà offrirebbero uno spazio decisamente bullish sia per Bitcoin che per il resto del mercato crypto.
Della fine dell’egemonia del Dollaro USA si sta parlando con sempre maggiore convinzione ormai da qualche tempo a questa parte, per quanto almeno parte di queste analisi ci siano sempre apparse come estremamente fantasiose. Non sarà la fine dell’egemonia, per carità, ma qualcosa si sta muovendo almeno sui mercati. Questa volta a prendere una posizione netta sulla questione è un noto investitore miliardario, Stanley Druckenmiller, non esattamente nuovo a certe sparate.
Se c’è qualcosa nel quale mi sento confortevole è che sono short sul dollaro USA. I trend valutari hanno durata di 2-3 anni e noi per lungo tempo ne siamo stati al di sopra.
Il suo riferimento è quello alla grande crescita del dollaro negli ultimi mesi, complici politiche monetarie restrittive da parte di Federal Reserve, tese a contenere, per quanto possibile, l’inflazione.
Tra i fattori direttamente citati dal miliardario c’è anche quella che gli americani chiamano weaponization del dollaro, e cioè il suo utilizzo crescente come arma nei confronti dei paesi non perfettamente allineati ai desiderata di Washington. Una questione che qui su Criptovaluta.it affrontiamo da tempo e che abbiamo prontamente indicato come foriera di possibili problemi per l’intero sistema USA.
Non è chiaro a quanto ammonti la posizione di Druckenmiller e quali siano i livelli che riterrà ragionevoli per un’eventuale chiusura. Quel che interessa in questa circostanza è il sentiment che si sta costruendo nei confronti del dollaro USA e che potrebbe cambiare per sempre lo scenario per come siamo abituati a vederlo su scala mondiale.
Per quanto miliardario, Druckenmiller non ha granché potere sull’andamento di mercato in via diretta. Se il sentiment di cui sopra dovesse però prendere piede, è chiaro che potrebbero esserci delle ripercussioni, in particolare se Fed dovesse effettivamente iniziare presto con il taglio dei tassi per evitare problemi ben più importanti all’interno del mondo dell’economia reale e di quello dell’economia finanziaria.
Inutile forse anche sottolineare come in realtà sia Bitcoin sia il resto del comparto cripto finirebbero per trarre giovamento nei confronti di un dollaro debole. Dopotutto, come abbiamo già visto questa mattina, la crisi del sistema USA è sempre benzina per il fuoco di Bitcoin. Siamo forse alle porte di un nuovo ciclo?
Via un altro dem da SEC. Ma sono questioni personali e gravi. Ecco cosa…
Tutti temono il crack Ethereum. Ma in realtà l'interesse - dei grandi investitori -…
Un grande risultato per XRP, che viene spinta dalle dimissioni di Gary Gensler. Che…
Consob lancia l'allarme: non chiedetegli soldi se il vostro investimento in Bitcoin dovesse andare…
Via un altro dem da SEC. Ma sono questioni personali e gravi. Ecco cosa…
Ripple vola del 30% dopo le dimissioni di Gary Gensler, raggiungendo 1,50 USD. Resistenze…
La situazione aggiornata del nostro crypto portafoglio. Questa guida è stata realizzata nel 2021…
Tutti temono il crack Ethereum. Ma in realtà l'interesse - dei grandi investitori -…
Polkadot registra un rialzo del 53% a novembre, ma resta in uno scenario bearish…