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EXCHANGE GUERRA SEC

Un altro exchange crypto SFIDA SEC | “Ci vediamo in tribunale”

Un altro exchange pronto a combattere legalmente contro SEC. Non hanno servito americani e trovano le accuse infondate.

Il fronte di chi è disposto ad andare alla pugna contro SEC si allarga. Dopo Coinbase, anche Bittrex sembrerebbe intenzionato a combattere in tribunale e ovunque ci sia bisogno di farlo contro le accuse mosse dall’agenzia guidata da Gary Gensler – agenzia che pochi giorni fa ha consegnato un lunghissimo j’accuse proprio all’exchange in questione.

Exchange i cui volumi sono oggi risibili e che comunque ha pochi punti di contatto e clienti negli USA, tanto da aver annunciato da tempo la chiusura di tutte le operazioni. L’exchange, che opera con la sede principale dalle Bermuda, è stato accusato di non essersi registrato con la sua divisione americana e neanche a livello globale con SEC pur avendo offerto compravendita di securities a clienti americani.


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Tutto frutto di un errore?

Questa sembrerebbe essere la tesi che Bittrex sarebbe disposta a portare avanti, anche in tribunale. A parlare è il suo CEO Oliver Linch, che di recente è stato intervistato telefonicamente da CoinDesk.

Il caso è quello dello scorso 17 aprile, che tra le altre cose includeva nella lista nera delle crypto security anche asset come Algorand, cosa che ha colto di sorpresa – e non poco – il grosso degli analisti cripto.

In cosa consiste l’accusa di SEC? Semplice: Bittrex, sia tramite la sua divisione americana sia con quella globale avrebbe offerto compravendita di contratti di investimento / security e dunque si sarebbe dovuta registrare presso l’authority. Una mossa che ricalca quelle intraprese già verso diversi exchange, per quanto cosa venga identificato o meno come security in ambito crypto tende a cambiare di accusa in accusa.

Credo sia sufficiente dire che si sbagliano sia sul piano legale che su quello fattuale.

Questa la risposta alle accuse da parte del CEO di Bittrex, che sembrerebbe essere pronto a giocarsela in tribunale e ovunque ce ne sia il bisogno. E afferma anche di non aver ricevuto alcun tipo di comunicazione fino a poco prima della citazione in giudizio, cosa che non avrebbe permesso all’exchange di spiegare la propria posizione.

Bittrex afferma di non aver mai offerto servizi ai clienti americani

Bittrex inoltre afferma di non aver mai servito volontariamente clienti negli Stati Uniti e di essere pronto a difendere tale posizione.

L’accusa di SEC è in realtà parecchio contorta, perché tra le altre cose accusa Bittrex di aver avuto un book di ordini condiviso con la divisione americana dell’exchange.

Bittrex contro SEC
Una situazione curiosa che ormai si trascina da tempo

Una questione che sarà definitoria anche per tanti altri aspetti, dato che nella stessa denuncia SEC ha segnalato come security criptovalute che mai erano state citate in tal senso.

Rimane il fatto che per molti gli attacchi di SEC siano strumentali e tesi a combattere un mondo, quello cripto, che è fuori dalle grazie dell’attuale inquilino della Casa Bianca. Una situazione che è diventata anche politica, dato che i repubblicani sembrerebbero essere di ben altro avviso. E sì, se ne discuterà anche durante i dibattiti per le prossime presidenziali.

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