Altre novità da Mastercard, dopo quella che vi abbiamo raccontato questa mattina. Il gruppo dei pagamenti digitali e delle carte non sembrerebbe avere alcun tipo di intenzione da ritirarsi dal mondo cripto, anche quando riguarda le collaborazioni con exchange e altri tipi di intermediari che si appoggiano a Mastercard proprio per l’emissione di carte.
Per capire cosa (NON) sta succedendo, sarà il caso di ripercorrere un po’ quanto sta accadendo all’intersezione tra cripto e mondo tradizionale dei pagamenti, un’intersezione che secondo Reuters era ad un passo dalla fine. E invece ora i diretti interessati confermano quanto Criptovaluta.it vi aveva detto con largo anticipo.
E cioè che nulla è cambiato, che la storia di FTX sarebbe stata soltanto un incidente di percorso e che ormai si è troppo avanti anche soltanto per pensare di poter tornare indietro, a prescindere da quanto ne possano dire i giornalisti della finanza tradizionale.
Mastercard non ha alcuna intenzione di tirarsi indietro – e lo conferma dalla viva voce di Raj Dahamodharan, che per il gruppo cura e dirige la divisione dedicata a blockchain e crypto.
Abbiamo dozzine di partner nel mondo che offrono programmi di carte crypto e continuano ad espandersi. Offrire accesso alle cripto in modo sicuro è parte della nostra missione, e continueremo ad impegnarci per essa.
Un commento breve ma che mette a tacere tutte le voci, riportate in pompa magna e sulle prime pagine di tutti i giornali di una volta che volevano tanto VISA quanto Mastercard pronte a tirarsi indietro da un settore che – citando Tito Boeri – non sarebbe altro che una truffa conclamata.
Non sembrerebbero però pensarla così i diretti interessati – che al contrario di certi giornali e di certe agenzie di stampa che di business miliardari non ne gestiscono e che purtroppo, quando si parla di crypto, danno sempre più l’impressione di dover seguire a tutti i costi una certa narrativa.
…la pensano però allo stesso modo. Le banche ad esempio sembrerebbero vivere con maggiore ansia il rapporto con il mondo cripto e ancora oggi arrivano notizie di conti bloccati soltanto per aver interagito con il mondo delle criptovalute. Abbiamo tanti esempi che arrivano dall’Italia, così come ne abbiamo diversi che arrivano anche dalla Spagna, dal Regno Unito e anche dagli Stati Uniti.
Il percorso sarà lungo, ammesso che lo si voglia affrontare – e forse vedremo un cambio di passo quando le cosiddette neonascenti banche crypto – come quella in programma da Kraken – vedranno la luce.
Vedremo anche cosa bolle nella pentola di Fantom e cosa ci sarà di interessante che andrà a svilupparsi in modo indipendente. Potrebbe infatti avere ragione Mastercard a continuare a investire in questo mondo, mentre tanti istituti bancari classici se la danno a gambe, cercando di ostacolare in ogni modo possibile i propri clienti che vorrebbero cercare di guardare anche oltre la barricata.
Un altro mondo, per loro, difficilmente sarà possibile.
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