Le previsioni apocalittiche riguardanti l’introduzione della possibilità di prelevare gli $ETH messi in staking non potevano essere più sbagliate di così. I dati, quelli veri, quelli dei numeri che parlano in modo più diretto e chiaro delle previsioni, raccontano infatti tutta un’altra storia. Noi qualche giorno fa vi avevamo rivelato 5 segreti su Ethereum che nessuno vi stava raccontando.
Ora a dare manforte a quanto avevamo anticipato arrivano anche i dati diffusi da Glassnode, che confermano aprile come il miglior mese di sempre per lo staking di Ethereum, in base a una metrica che sarà molto difficilmente contestabile, anche dagli avversari dell’ecosistema guidato da Vitalik Buterin.
Secondo Glassnode infatti aprile sarebbe stato il mese migliore di sempre in termini di valore che è in staking sul network di Ethereum. Segno che nonostante qualche problema – indotto tra le altre cose da questioni legali e non da volontà libera – durante i primi giorni, in realtà l’ecosistema in PoS di $ETH è vivo e vegeto – e anzi in un ottimo stato di salute.
Si tratta di dati molto semplici e che riportiamo in grafico. La linea blu indica infatti il valore degli $ETH che sono stati messi in staking, ovvero il total value staked su Ethereum. Un numero che si ottiene molto semplicemente moltiplicando il valore di Ethereum per il numero di coin che sono stati destinati a queste operazioni.
Il grafico parla più di 1.000 parole e di 1.000 previsioni di sciagura una volta che sarebbe stata garantita la possibilità agli utenti – per organizzati o meno che fossero – di prelevare gli Ethereum che erano stati messi in staking durante l’ultimo anno e mezzo.
Cresce ancora dunque il valore dello staking di Ethereum, nonostante ci siano stati degli eventi che hanno spinto al prelievo diversi big player. Come vi abbiamo già raccontato qualche giorno fa, in realtà dietro una parte rilevante dei prelievi c’era la necessità di Kraken di ottemperare a quanto previsto dall’accordo chiuso con SEC: il prelievo di tutti gli $ETH in staking per conto dei clienti americani.
Con ogni probabilità una parte di questi coin sono poi rientrati tramite altri servizi sempre in staking, mancando la volontà degli utenti e degli investitori di ritirarsi da un sistema che comunque offre dei buoni rendimenti senza fondamentalmente fare nulla – e anzi, ora con la certezza di poter prelevare senza troppi problemi.
Sul fatto che la supply di qualunque criptovaluta in circolazione e le sue modifiche siano immediatamente trasmesse ai prezzi abbiamo sempre nutrito più di qualche dubbio. Anche questa ulteriore corsa dei depositi su Ethereum conferma questo sospetto.
Non ci sono stati grossi scossoni al prezzo di Ethereum, che al contrario continua a rimanere piuttosto stazionario e a seguire molto da vicino quello del resto del comparto. Ci vorrà forse del tempo per valutare gli effetti sul prezzo di un trend che ora dovrebbe apparire chiaro a tutti. No, non c’è alcuna fuga da Ethereum, se non quella indotta dall’intervento a gamba tesa di SEC.
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