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Bitcoin dipende da Jerome Powell

Bitcoin e crypto nelle MANI di Powell | Si aspetta QUESTO evento

Jerome Powell sarà l'uomo della provvidenza - o l'angelo della morte che affosserà i mercati. Dalle sue labbra pendono anche Bitcoin e crypto.

L’appuntamento con il FOMC, la riunione periodica di Federal Reserve che stabilisce i tassi di interesse di riferimento per l’economia USA, è forse tra i più telefonati di sempre. I mercati puntano forte su un rialzo dello 0,25% ma non è qui che si giocherà la partita più importante. Anche il mondo di Bitcoin e crypto guarda al 3 maggio come data fondamentale per il futuro di breve del mercato ma a pesare sarà più la conferenza stampa di Jerome Powell che il dato in sé.

Dato in sé sul quale sembra che ci siano pochissimi dubbi, almeno a leggere quanto i mercati sembrerebbero aver già scontato. Anche la crisi – con conseguente acquisto da parte di JP Morgan di First Republic Bank non sembrerebbe essere il caso giusto per interrompere i rialzi dei tassi, ritenuti necessari per combattere l’inflazione, ancora troppo alta rispetto al target del 2%.

Cosa aspettarsi da mercoledì e perché è un appuntamento comunque importante per i mercati finanziari, compresi quelli che si seguono su Criptovlauta.it?

Tutti pendono dalle labbra di Jerome Powell

Tutti i dati lasciano intendere che di dubbi ce ne sono relativamente pochi. Il mercato ha scontato a oltre il 90% un rialzo di 25 punti base dei tassi di interesse, che arriverebbero in orbita 5-5,25% dopo questo ennesima tornata di rialzi. Non ci sarà dunque grande attesa per il dato che invece ha tenuto i mercati con il fiato sospeso nelle scorse tornate.

A pesare di più sarà la conferenza stampa di Jerome Powell, una conferenza stampa dove ogni parola sarà interpretata dai mercati in tempo reale, cercando di capire quali potrebbero essere i prossimi passi per la politica monetaria degli USA.

  • Le questioni ancora aperte

Il dubbio amletico è il seguente: l’inflazione sta scendendo molto lentamente. Fed in passato ha già confermato che la cura da cavallo durerà a lungo e fino a quando l’inflazione non sarà tornata intorno al 2%. E che per raggiungere tali obiettivi si andrà avanti a rialzi fino a quando non si romperà qualcosa.

La recente crisi bancaria ripetuta – della quale Bitcoin ha abbondantemente approfittato – sembrava almeno fino a un paio di settimane fa la cosa che si è rotta e che avrebbe dovuto riportare a più miti consigli Fed. Ora, con il salvataggio squisitamente privato di First Republic Bank – sembra che non si tema più una crisi a valanga. Ma stanno davvero così le cose? Curioso che la stessa JPM solo un paio di giorni fa aveva confermato la presenza di una crisi decisamente più grave.

Conferenza stampa Powell
Tutti attendono la conferenza stampa più del dato
  • È davvero solo una questione di tassi?

Non lo è – e lo ha confermato lo stesso Jerome Powell durante l’ultima conferenza stampa per la precedente riunione del FOMC. Le attuali condizioni del sistema bancario avranno effetti restrittivi sulle aperture di credito a privati – e questo finirà per avere gli stessi effetti di una politica monetaria restrittiva.

Durante l’ultima riunione, a poche ore dal crollo di Silicon Valley Bank, il capo di Federal Reserve era apparso possibilista su una pronta interruzione dei rialzi dei tassi. Ora i mercati credono invece di no.

Cosa vorrebbero in un mondo ideale Bitcoin e crypto?

Preferirebbero certamente un’interruzione dei rialzi dei tassi e un ritorno a politiche monetarie più lassiste, così come si aspettano lo stesso gli asset di rischio in generale.

Almeno stando a quanto si aspettano i mercati, non sembra sarà questo il caso. E pertanto ci sarà da aspettare il prossimo giro.

Nel caso di rialzo di 25 punti base, non dovrebbero esserci grossi scossoni per il mercato, a meno che insieme all’aumento dei tassi non arrivi anche una conferenza stampa hawkish da parte di Jerome Powell.

Ovvero una conferenza stampa che farà intendere ulteriori rialzi attesi per le prossime tornate. Tutto questo mentre i molti tra quelli che contano nel sistema del capitale americano stanno già implorando pietà.

È già tempo di compromessi? È già tempo di pivot? Lo scopriremo vivendo – e questa volta basterà aspettare meno di 48 ore.

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