Piacciano o meno, che li si consideri un errore del mondo crypto oppure il nuovo canale per l’arte digitale, i NFT continuano a conquistare spazi importanti, tra i quali quelli delle principali case d’asta del mondo. È di poche ore fa l’annuncio di Sotheby’s, già da tempo coinvolta in diverse aste di NFT oppure con pagamento in criptovalute, che indica la nascita di un mercato secondario per i token non fungibiliche avverranno sotto la cura della casa d’aste che vanta una storia di quasi 3 secoli.
E anche qui si scateneranno i due schieramenti: c’è chi vedrà nell’interesse del vecchio mondo fiat rappresentato da Sotheby’s una sconfitta per il movimento e chi invece vorrà cercare di sfruttare al massimo questa occasione, anche fosse soltanto per pubblicità per il comparto dei NFT.
Una situazione particolare della quale sarà il caso di parlare già da subito, cercando di capire cosa abbia in mente Sotheby’s e cosa potrebbe cambiare del mondo dell’arte in forma di NFT.
La notizia è breve, concisa e di facile comprensione. La casa d’aste Sotheby’s ha annunciato tramite il suo account Twitter ufficiale la nascita di un nuovo mercato per i NFT, che sarà gestito dalla casa d’aste stessa, con artisti scelti a mano dagli specialisti della casa d’aste di cui sopra.
La prossima evoluzione del metaverse di Sotheby’s è qui. La destinazione più credibile e dinamica per collezionare, comprare e vendere lavori digitali importanti. Esplora il metaverse. Con una selezione curata e a rotazione di artisti scelti uno per uno dagli specialisti di Sotheby’s, che offriranno esperienza e guida e contesto per ciascun lavoro, dalle presentazioni tematiche agli speciali su un artista, per un’esperienza semplice e disegnata per la scoperta. Partiamo con…
E via con la lista dei primi artisti che sono già disponibili sulla collezione. Il sito è già attivo e offre una sorta di mostra digitale degli artisti, con la possibilità di scoprirne anche storie personali e percorso artistico. Un trattamento, per intenderci, che assomiglia molto a quello riservato agli artisti tradizionali. Chissà se questo percorso sponsorizzato da una delle case d’aste più importanti al mondo funzionerà e sarà effettivamente preso in considerazione dai collezionisti d’arte, che già in passato hanno partecipato a diverse aste sponsorizzate e gestite proprio dalla casa d’aste in questione.
Non siamo certamente al top per il mercato NFT, che continua a perdere volumi e valori ormai da qualche settimana. Chi però lo ritiene ormai moribondo sarà costretto a ricredersi anche alla luce di quanto sta avvenendo in questi hub che ormai da quasi 3 secoli sono decisivi per il mercato dell’arte.
Piaccia o meno, si tratterà di un’altra occasione di sponsorizzazione per un mercato molto divisivo e che in molti vorrebbero vedere ridotto il prima possibile a zero. Qualcosa che però – stando almeno a questo tipo di notizie, è lungi dall’accadere a breve.
E ci aspettiamo anche a breve la risposta di Christie’s, anch’essa già coinvolta in passato in diverse iniziative di questo tipo.
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