I più pessimisti dicevano che Solana non si sarebbe più ripresa dal caso FTX, con uno dei più importanti investitori e promotori del network che è finito con i libri in tribunale e i suoi dirigenti in carcere in attesa di processo, fatti salvi quelli che stanno collaborando. Gli appassionati non sono mai stati di questo avviso, così come non lo sono stati mai i dirigenti del gruppo, tra i quali il fondatore Anatoly Yakovenko.
Lo stesso Yakovenko è intervenuto recentemente in un’intervista rilasciata a Coindesk dove oltre a difendere le prestazioni del proprio network, ha cercato di liberarsi dall’ingombrante presenza (o sarebbe il caso di dire assenza) di uno dei più importanti finanziatori del passato.
Un’intervista interessante sia per chi investe in Solana sia per chi non la può soffrire, con elementi importanti per il futuro del network, che si è allontanato dai minimi toccati dopo la crisi FTX e si dice pronto a rinascere.
Nel mondo dei layer 1 e dei layer 2
Gli ultimi mesi, nonostante un mercato crypto molto lontano dai massimi dell’ultimo ciclo bullish, sono stati caratterizzati dall’arrivo di molti progetti. Ieri è stato il turno di SUI e qualche settimana prima il caso di Base di Coinbase, progetti che hanno un certo seguito, delle aziende pronti a sostenerli e a diffonderne il verbo e prestazioni tecniche che sono state più volte definite come molto interessanti.
Il fondatore di Solana, Anatoly Yakovenko, non sembrerebbe essere però granché preoccupato di quanto sta avvenendo:
Nessuno di questi network è veloce quanto Solana o può offrire tante transazioni come Solana o girare su tanti nodi come Solana. Credo che siamo ancora parecchio avanti sul fronte tecnologico.
Dichiarazioni che non mancheranno di far discutere non soltanto tra gli appassionati degli altri network citati, ma anche tra i detrattori di Solana, che negli ultimi mesi hanno avuto buon gioco grazie ai frequenti down del *network.
E c’è spazio anche per parlare del caso FTX, che in molti ritenevano una pietra tombale sul futuro di SOlana.
FTX aveva uno spazio enorme nel mercato. E stavano costruendo su Solana, stavano costruendo molte applicazioni. E quando sono collassati hanno creato un buco enorme. Avevo anche io dubbi sulla sopravvivenza dell’ecosistema.
Paura dunque concreta, dato che ha colpito anche chi, fino a prova contraria, dovrebbe saperne molto di più anche di chi investe, long o short, con una certa frequenza su Solana.
Il progetto pronto a rinascere? Le basi..
Sempre in relazione al caso FTX, Yakovenko ha aggiunto:
Il resto degli sviluppatori che stanno costruendo con Solana non hanno nessun legame con FTX. E lo avete visto durante l’ultimo hackaton. Abbiamo avuto oltre 800 progetti. Il nostro più grande hackaton di sempre. E questo è avvenuto due mesi dopo il collasso di FTX.
Parlerebbero dunque i numeri, per un progetto che fatta salva la debacle di molti progetti importanti che lo avevano scelto – diversi dei quali in capo a FTX – continua a attirare sviluppatori. Che abbia ragione Yakovenko? Fateci sapere la vostra!
Abbiamo un indovinello per voi.
Qual è la differenza tra Sqlana e un memecoin?
…
…
…
… che il memecoin è sempre up, non si impalla una volta al mese.
*TA-THUSH!* (doppio colpo di tamburo)
Lunga vita al Sommo Vitalik e al Protocollo. Ogni resistenza è futile. Sarete tutti un nostro layer2.
Hahahah quale è la differenza tra Solana ed eth? Che Solana è scalabile, costa poco ed è veloce! Mentre eth per spostare 10 dollari te ne servono 30 è lenta e non è scalabile! Tutta la vita Solana! Solana si blocca perché fa centinaia di milioni di transazione al giorno! Eth se li sogna e ni si avvicina neanche lontanamente e questo vale anche per le altre Coin! Solana confrontata ad una memecoin! Quanta beata ignoranza! Lo sai che Solana ha un suo smartphone di prima fascia che fa da hardwallet? E quindi è la prima cain che ha fatto un passo per l’adozione di massa!
Ah perchè tu ancora non sai cosa sono i layer2 del Protocollo, ok 🙂
Magari però cerca di capire cosa è una blockchain prima di scrivere cose a caso…
Suggerimento: nelle blockchain non esiste il pulsantone “fermo tutto e riavvio” che un singolo (o un team di individui) può premere a suo piacimento. Su Solana sì. Ergo Solana è una database centralizzato (fatto male perchè si ferma pure), non una blockchain. Ma se a te piace tenere i tuoi soldi su una cosa nelle mani di un tizio, liberissimo di farlo.
Sul cellulare ci facciamo grosse risate… avere un hardware wallet sul telefonino, che è permanentemente connesso alla rete, vuol dire NON avere un hardware wallet. Ti hackerano il telefonino et voilà ti hanno hackerato l’hardware wallet. Voi Solana boys siete fantastici, non avete capito la tecnologia che (non) usate e la volete spiegare agli altri.
Se proprio vuoi vedere qualcosa di un po’ più simile a una bockchain che al momento fa più TPS dei layer 2 del protocollo (e Polygon la battono in pochissimi) vatti a cercare WAX e Avalanche. Solana va bene per fare pump e dump o farsi fare gli NFT degli scontrini al supermercato -o almeno Benetazzo ha trovato in questo la sua futura utilità.
Soprattutto auguri alla prossima volta che si ferma… vediamo quante transazioni potrai fare in quel giorno 😀