Bone, il token dell’universo Shiba Inu che sarà utilizzato per il pagamento delle commissioni su Shibarium, non ha ancora ricevuto grande apprezzamento dai principali exchange. Per il momento tutti quelli con i maggiori volumi e il maggior prestigio non lo hanno ancora inserito a listino, motivo per il quale si rumoreggia in una community in genere ricca di entusiasmo.
Sulla questione è intervenuto, nel cuore della notte ora italiana, anche Ragnar Shib, uno dei personaggi più in vista dell’universo Shiba che ha tenuto a chiarire qualche punto proprio su questa vicenda, che è sentita in modo particolare da chi ha già investito su questo token aspettandosi un tasso di crescita importante.
Dietro ci sarebbe la necessità, dicono dalla regia, di affermare Shibarium e di testarlo più a fondo prima di poter pensare di ricevere appoggio dagli exchange più blasonati. Cosa che non dovrebbe mancare a arrivare, almeno secondo quanto dicono dal fronte degli sviluppatori.
L’obiettivo dichiarato di Ragnar Shib è quello di cercare di placare il FUD che ciclicamente si ripropone in ambito SHIB. FUD che come spesso accade parla di vicina fine dell’intero progetto o comunque di una lunga fase di stagnazione che finirebbe per annientare l’entusiasmo che ancora circonda l’ecosistema.
Sul tema è tornato Ragnar Shib, in un lungo thread su Twitter che ha toccato diversi punti probabilmente interessanti per chi ha già investito in $BONE.
C’è FUD in corso sul contratto BONE, che dovrebbe essere sottoposto a rinuncia prima di vedere il listing sui principali exchange.
Si apre così il thread e fa riferimento ad una voce che girava insistentemente sui social network e su Discord, ovvero che per pensare di ottenere il listing dai principali exchange i controllori dello smart contract avrebbero dovuto rinunciare alla ownership del contratto stesso. Ragnar dice di no – e poi continua:
Per prima cosa parlerò del perché non si dovrebbe fare rinuncia [di ownership] sul contratto Bone. Bone sarà utilizzato anche [oltre che ad essere il gas token per Shibarium] come ricompensa per i validatori del Network Shibarium. Queste ricompense saranno mintate. E per fare ciò è necessario che non si rinunci alla ownership del contratto, altrimenti non sarà possibile farlo. La supply totale di Bone è di 250 milioni. Di questi 250 milioni 20 sono stati messi da parte per i validatori. 230 milioni sono stati dunque già mintati, 20 saranno mintati per i validatori. Questo non sarebbe possibile in caso di rinuncia al contratto.
Dopo aver sgombrato il campo da questo equivoco, Ragnar Shib ha aggiunto sulla questione exchange:
Riguardo gli exchange: diversi grandi exchange lo hanno già listato, come Crypto.com, Gate.io, Bitget, OKX, Mexc, tutti tra i primi 20 exchange. Nessuno di questi ha avuto problemi o ha menzionato il contratto come problema e sono sicuro che neanche i top 5 avranno problemi. OKX è un CEX top 7 secondo Coinmarketcap.
E poi ha aggiunto ancora:
Il team SHIB sta lavorando per avere Bone a listino sul più ampio numero di exchange possibile, per avere un reach più ampio e renderlo disponibile per aumentare l’adozione. Non solo per Bone, ma per tutti i token dell’ecosistema.
E su quando ci sarà il listing:
La ragione per la quale alcuni exchange non hanno ancora listato Bone è perché stanno aspettando che Shibarium sia testato più a fondo e che sia lanciato in mainnet. Ma non è un problema, siamo a lavoro e ci arriveremo presto. Cose magnifiche sono in procinto di arrivare.
Almeno stando a quanto Ragnar ha affidato a Twitter, servirà dunque lo sbarco di Shibarium in mainnet, cosa per la quale non dovrebbe ormai mancare molto.
Perché quando riguarda i principali exchange in genere ha degli effetti positivi sul prezzo, in particolare quando tali quotazioni arrivano su Binance o Coinbase. Staremo a vedere se anche questa volta sarà il caso.
Nel frattempo si fa sentire la pressione di altri meme token. Contro ogni previsione Pepe continua a volare e per molti starebbe attirando capitali che un tempo erano nel circuito di Shib. Sarà davvero così?
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