Chi credeva nella prematura dipartita degli Ordinals sarà costretto a ricredersi. Secondo quanto è stato riportato da diverse testate americane, il più grande exchange decentralizzato al mondo sarà pronto, entro fine maggio a introdurre la possibilità di fare trading dei quasi NFT che operano sul network di Bitcoin.
Una mossa che con ogni probabilità darà una spinta all’adozione e alla diffusione di questo standard, che è ritenuto responsabile della complicata situazione del network BTC degli ultimi giorni.
La notizia parla dell’arrivo nel marketplace NFT di Binance entro la fine di maggio, quando questi particolari asset andranno a fare compagnia a quelli che vengono già ospitati dal mercato che supporta già Ethereum, Binance Smart Chain e anche Polygon.
Potrebbe essere la consacrazione definitiva per il mondo degli Ordinals e delle Inscriptions? Difficile a dirsi per ora. Quel che è certo è che il mondo di Bitcoin dovrà continuare a fare i conti con questa novità ancora per molto.
Per quanto sia impreciso definirli NFT, è questa la categoria concettuale alla quale appartengono le Inscriptions e gli Ordinals, sistema di convenzioni (e di utilizzo improprio della rete Bitcoin) di recente concezione.
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Cosa sta succedendo? Binance, il primo degli exchange a livello mondiale per volumi e per utenti, ha annunciato che da fine maggio renderà disponibile il trading e la compravendita di quanto sta mandando su tutte le furie la community più radicale che si riunisce intorno a Bitcoin. Gli Ordinals e tutto ciò che vi viene associato sono al centro delle recenti difficoltà del network Bitcoin, con centinaia di migliaia di transazioni in attesa e fee mai così alte dal 2021.
Sì. Ci saranno polemiche su questa decisione di Binance, ammesso che venga confermata e ammesso che la febbre per gli Ordinals non si spenga prima.
Vanno poi valutate anche altre questioni: Binance NFT non sembrerebbe essere, almeno per il momento, in grado di fare il bello e il cattivo tempo in questo mercato e andrà valutato post-implementazione l’impatto che avrà sulla popolarità degli Ordinals e di quanto vi è collegato.
Dall’altro canto ci sarà da valutare se sia corretto o meno fare delle questioni morali su quanto gli exchange decidono di listare o meno. Una discussione affine a quella che abbiamo visto su Pepe, anche questo listato rapidamente da Binance una volta che è stato chiaro che i volumi erano golosi a sufficienza da garantirne l’inclusione.
Ci sarà dunque da aspettare, per quanto questa notizia darà manforte alla parte della community che ha salutato con un certo entusiasmo quanto sta avvenendo nello spazio degli Ordinals. Soluzione della questione, almeno per ora, certamente rimandata.
O se preferite, non finisce qui. Giovedì, nel nostro Magazine, cercheremo di parlarne in modo più approfondito.
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