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Dem contro crypto

I Dem USA con Gary Gensler | “Difende deboli dai crypto criminali”

Ordini di scuderia del partito democratico: Gary Gensler va difeso. Sta proteggendo tutti contro i criminali crypto.

Quando più di un anno fa vi raccontavamo di una lotta serrata tra Repubblicani e Democratici sul campo di battaglia delle criptovalute, di Bitcoin e degli operatori di questo settore, erano in pochi a aver afferrato la gravità della situazione. Ora i primi mettono nero su bianco quello che non solo è un convincimento ideologico, ma anche un piano di azione per ostacolare ogni tipo di apertura legale e legislativa al settore.

Nella giornata di ieri – prima di un importante audizione presso la Commissione Finanze del Congresso – è stato recapitato dal partito un dispaccio per tutti i partecipanti di area democratica che riassume, per punti, la posizione da tenere, mantenere, sostenere.

Una posizione che non è nulla di nuovo e che racconta però dell’ampio sostegno di cui gode Gary Gensler di SEC all’interno dell’amministrazione Biden e del partito che ne ha sostenuto la candidatura. Una questione sempre più politica – che come abbiamo già raccontato in altri approfondimenti, finirà per essere decisiva anche per le prossime elezioni presidenziali negli USA.

Ordini di scuderia: difendere SEC e Gensler a tutti i costi

Ordini di scuderia messi nero su bianco. L’obiettivo? Difendere l’operato di SEC e di Gary Gensler e attribuire la colpa dell’increscioso stato in cui versa il mondo crypto negli USA proprio a quei delinquenti che non vogliono farsi regolamentare. Non sono parole nostre, ma quanto abbiamo letto nel dispaccio che è stato consegnato ai Dem che avrebbero partecipato alla seduta.


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I Repubblicani della commissione stanno cercando di far approvare leggi pro-crypto in giugno. Bene – notizia flash – la nostra nazione fallirà il 1^ giugno. La priorità numero 1 dei repubblicani è quella di partecipare con i democratici per l’approvazione di un aumento pulito del tetto del debito.

Ci sono altre priorità, per intenderci. Ma se proprio vogliamo scendere nel dettaglio, ci sono altre scottanti questioni a dimostrare che l’impegno pro-crypto non è solo inutile, ma anche ingiustificato e affine alla difesa di criminali fatti e finiti.

I repubblicani hanno deciso di imbarcarsi in un’impresa partigiana per leggi sugli asset digitali che erigeranno nuovi framework legali per l’industria crypto, mentre né l’amministrazione Biden, né gli investitori, né SEC, né altri regolatori finanziari hanno richiamato il Congresso a ciò.

In realtà di soggetti che hanno disperatamente richiesto l’intervento del Congresso ce ne sono diversi. Dal giudice che ha curato il tentativo di salvataggio di Voyager, affossato proprio dalla mancanza di chiarezza in termini di leggi e da interventi a gamba tesa di suddette agenzie.

Il problema non è l’ambiguità – è la non-compliance enorme con le leggi che già esistono. E le compagnie crypto non possono essere lasciate fare quello che vogliono. Gli Stati Uniti hanno un sistema di regole che ha funzionato bene e che ha sostenuto innovazione enorme nel sistema finanziario per decenni. Non possiamo inventare nuove strutture di regole che siano favorevoli semplicemente perché le compagnie crypto rifiutano di seguire le regole della strada.

Anche qui potremmo parlarne per mesi. Tutti i soggetti coinvolti lamentano il fatto di aver chiesto a SEC come comportarsi e di aver ricevuto o silenzio oppure un invito a fare per poi essere eventualmente puniti. Il risultato è la causa contro una società quotata, milioni di multe a soggetti che hanno pagato altrimenti ci arrabbiamo e tante altre questioni che hanno danneggiato principalmente i piccoli risparmiatori.

Non c’è alcuna guerra territoriale. Sia SEC che CFTC sono allineate sul fatto che sarà SEC a decidere se i crypto asset sono securities. E SEC ha reso chiaro a sufficienza che quasi tutti i crypto asset sono security. Fine della storia.

Ehm, veramente no. CFTC continua a affermare che certi asset che SEC dichiara come Securities sono in realtà commodity. E riguardo la chiarezza di SECGary Gensler non ha saputo rispondere in pubblico sulla natura di Ethereum. Parlare di chiarezza sembra, almeno sic stantibus rebus, un tantino esagerato.

Sotto Gensler, SEC ha costruito il più forte team per combattere i cripto-criminali e proteggere gli investitori e i consumatori da eventuali pericoli. Sfortunatamente, i Repubblicani della Commissione vogliono invertire la rotta e legare le mani di SEC. SEC deve continuare a guidare la regolamentazione del crypto market negli USA e il Congresso deve fare la sua parte nel fornire all’agenzia le risorse di cui ha bisogno.

Le cause intentate da SEC non hanno protetto, in nessuno dei casi, gli investitori. La causa contro Ripple ha causato perdite importanti anche a chi deteneva pochi token. La causa contro Trondella quale parliamo qui nel nostro magazine – ha protetto più o meno lo stesso numero di persone, e cioè zero. La multa comminata a Kraken impedirà a clienti che trovavano comodi i servizi di staking intermediato di rivolgersi a un exchange ritenuto sicuro, che opera dagli USA e che non ha mai truffato nessuno.

Vince la dottrina Warren
Nessuna necessità di rinnovare

Una questione politica, ideologica e lontana dalla realtà

In questo nostro editoriale abbiamo deciso di parlare – come nello stile di Criptovaluta.it – senza peli sulla lingua. Perché se è vero che certe scelte sono politiche, è altrettanto vero che una discussione pubblica seria non può prescindere dalla verità dei fatti.

Senza prendere le parti di nessuno, per carità. Ma sarebbe comunque il caso di capire che tipo di partita si sta giocando. E chi sono gli spettatori, chi i giocatori e chi le vittime.

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1 anno fa

i dem sono il cancro del pianeta, una cricca di sciagurati dalle risorse illimitate che ci sta portando sull’orlo della III guerra mondiale, una minaccia per l’intera umanità, la sua ricchezza culturale, la sua salute e la sua sopravvivenza.