Coinbase a Pepe: “Di estrema destra” | La community insorge

Chi attendeva la quotazione di PEPE su Coinbase dovrà probabilmente aspettare per sempre. E allo stesso tempo Coinbase finirà con ogni probabilità per sperimentare la furia di una community – che sia di giocatori d’azzardo o di “investitori” poco cambia – che si sta dando manforte sui social network.

La questione è semplice da spiegare. Coinbase ha diffuso uno speciale sui meme token e non ha riservato analisi favorevoli a Pepe, riproponendo delle vecchie discussioni sul meme della rana – che lo vogliono legato ad ambienti dell’estrema destra. Qualcosa che il grosso della community, se così vogliamo chiamarla, che si raduna intorno a Pepe non ha mandato giù, giurando vendetta a Coinbase e lanciando campagne che stanno raccogliendo non poche adesioni.

Nel frattempo sfuma anche uno degli eventi più attesi dai Pepe-maniaci, che aspettavano forse con un pizzico di fantasia la quotazione a breve presso Coinbase, quotazione che avrebbe permesso probabilmente al token di recuperare almeno in parte le perdite degli ultimi giorni.

Pepe fuori dai giochi su Coinbase? L’exchange parla di…

La questione è in realtà risalente a prima che il token di Pepe prendesse piede. E a prima che fosse anche soltanto concepito dalla mente del suo misterioso creatore. L’Anti-Defamation League, che si occupa tra le altre cose di segnalare antisemitismo e simboli dell’estrema destra anche su internet, aveva attenzionato Pepe tempo fa, per una polemica che ai tempi fece sorridere i più – almeno tra i frequentatori assidui di 4chan e di altri luoghi periferici e malfamati del web. Sulla questione è tornato anche Coinbase, in un aggiornamento destinato ai suoi clienti.

Pepe, che è stato creato circa 3 settimane fa con una supply cimca di 420 mila miliardi di token, sta guidando l’attività dei memecoin. Il token, basato sul meme di Pepe The Frog, che inizialmente è emerso su internet circa 20 anni fa come personaggio di una striscia di fumetti. Nel tempo è stato co-optato come simbolo d’odio dai gruppi alt-right, secondo l’Anti-Defamation League.

Una storia che già si conosceva e che abbiamo anche riportato in parte sul nostro speciale su Pepe e che potrebbe essere, secondo molti, la pietra tombale sulle possibilità di quotazione del token sull’exchange.

Ma è davvero così?

Per quanto non ci sembra che Coinbase si sia necessariamente tirata indietro – il mondo delle cripto e delle commissioni a esse collegate è sempre pronto a tornare sui suoi passi – sulla questione alt-right lasciamo voi decidere. La grande popolarità del meme su 4chan ha fatto forse trarre delle conclusioni un po’ affrettate alla pur rispettabile Anti-Defamation League.

Dopotutto un meme, al contrario dei token che lo rappresentano, è di chi lo utilizza. E abbiamo visto Pepe utilizzato in lungo e largo (anche dai nostri account) senza che nessuno possa tacciarlo di essere di proprietà dell’alt-right, fenomeno tra le altre cose americano e non (ancora?) globale.

Sulla quotazione di Coinbase, forse il treno è perso, forse no. A nostro avviso continuerà a dipendere anche dai volumi che questo token garantirà. E forse dalla situazione legale di Coinbase nei confronti di SEC.