Texas pro mining Bitcoin | Arriva legge su gas flaring

L’Amministrazione Biden vorrebbe tassarlo del 30% sui consumi, ma tanti stati non ci stanno. Dopo il Montana arriva il Texas, che pur all’interno di uno sforzo legislativo più ampio, garantirà la possibilità ai miner di utilizzare il gas altrimenti oggetto di flaring. Una situazione, direbbero quelli più avvezzi al mondo corporate, win-win, dato che i miner potrebbero accedere a energia più economica, l’ambiente potrà contare su emissioni ridotte e Bitcoin potrà contare su maggiore sicurezza a costi più bassi.

Di cosa si tratta? Parliamo di una legge che garantirà esenzioni a chi ricicla il gas che finirà per essere consumato in prossimità dei pozzi di petrolio e che dunque non sarà oggetto di flaring. La questione è complicata – ma conferma ancora una volta che l’attacco politico al mining Bitcoin troverà dall’altra parte chi vuole cercare di risolvere il problema in modo possibilmente intelligente e non a colpi di slogan.

Per i data center e dunque anche per i miner

Per quanto la legge parli di data center generici, è chiaro che tra i primi a essere interessati sono i miner di Bitcoin che hanno come unico costo o quasi l’energia elettrica e che sono interessati a trovarla a basso costo. Cosa prevede la legge? Anche un’esenzione in termini di tasse per quel gas che viene consumato in prossimità dei pozzi, ovvero quel gas che altrimenti finirebbe nel flaring.

Il flaring è una procedura tramite la quale viene bruciato gas residuo di attività estrattive di petrolio che è poco conveniente raccogliere e vendere. Tale gas ha un impatto molto importante sull’ambiente, dovuto principalmente al fatto che le colonne tramite le quali viene bruciato sono meno efficienti di centrali elettriche a gas di ultima generazione.

Se la legge dovesse effettivamente avere il seguito che ci si aspetta, ne guadagnerà anche il pianeta, in quanto per l’appunto si ridurranno le emissioni nocive.

Chi sono i maggiormente interessati?

Staremo a vedere chi raccoglierà la sfida – per un recupero del flaring gas che è già realtà industriale negli USA e anche fuori dagli Stati Uniti. L’industria del mining sembra essere perfetta per questo tipo di recupero, dato che non ha problemi a spostarsi dove l’energia si fa più economica e non ha bisogno di altro che di una connessione internet.

Il tutto mentre in Texas continua legislazione di favore per il mining, mentre nel resto degli Stati Uniti non tutti sembrano essere allineati. L’amministrazione Biden ha recentemente proposto un’accisa del 30% su tutti i consumi energetici dei miner a prescindere da quali siano le fonti utilizzate.

Una legge che deve essere ancora presentata e che non mancherà di dividere ancora una volta il Congresso in due schieramenti contrapposti, con i democratici che hanno recentemente confermato le scarse simpatie per il mondo Bitcoin e crypto.

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