Solana torna a New York e lo fa in pompa magna. Secondo un comunicato stampa diffuso da Solana Labs, la società che gestisce l’intero apparato di Solana aprirà infatti un ufficio a Lower Manhattan di 2.300 metri quadri. Si tratterà di uno spazio su quattro piani tra Soho, East Village e Lower East Side, location certamente di pregio e che vorrebbe segnalare, dato anche l’annuncio a mezzo stampa, un buono stato di salute finanziaria per il progetto.
L’ufficio sarà aperto già da oggi e offrirà anche spazi sia per il co-working per chi sta sviluppando progetti su Solana, sia per futuri eventi che saranno a tema blockchain, Dapps e Web3.
Lo spazio, secondo indiscrezioni, non sarebbe stato acquistato ma sarebbe stato ottenuto in affitto. Questa apertura segna il ritorno di Solana dopo che il suo negozio – seppur gestito da altre società – è stato chiuso soltanto qualche settimana fa.
La notizia è stata commentata anche dal co-fondatore di Raj Gokal.
L’ufficio di New York mostra il nostro impegno per spingere l’ecosistema crypto a New York. Mentre in molti stanno lasciando i propri uffici, noi stiamo raddoppiando gli sforzi per essere certi che gli imprenditori in erba abbiano uno spazio per costruire e collaborare.
Sul tema è intervenuto anche Andrew Kimball, di NYCEDC:
New York ha tutti gli ingredienti per essere l’epicentro globale del web3. Ha arte, cultura, innovazione, tecnologia e talento. Sono felice di vedere la community di Solana piantare una bandiera qui a New York, per far sapere al mondo che NYC è il posto per costruire su blockchain.
Si tratta certamente di ottimi segnali dopo la crisi che ha travolto l’ecosistema dopo il fallimento di FTX, exchange che era molto vicino a Solana e che guidava diversi progetti che utilizzavano proprio le infrastrutture di $SOL.
Soltanto qualche giorno fa il fondatore Anatoly Yakovenko ha confermato le difficoltà affrontate allora e anche dubbi sulla capacità del progetto di andare avanti mentre si trovava nel pieno della crisi.
Con l’apertura di questo importante ufficio sembra che almeno in parte tali preoccupazioni saranno destinate a scomparire.
Non è chiaro se questa mossa porterà ad ulteriori investimenti nella città di New York o all’apertura di altri uffici negli Stati Uniti d’America.
New York è un rapporto altalenante con il mondo cripto. Il suo sinddaco ha ricevuto mensilità in crypto e ha fatto campagna elettorale proprio sulla possibilità di rendere la Grande Mela uno degli hub per il Web3. Da allora però tanti impegni sembrerebbero essere sfumati. Che sia questa l’occasione per ripartire?
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