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Le quotazioni di Litecoin (LTC) sono reduci da un pericoloso strappo ribassista nel cambio contro dollaro americano. Nelle sole tre giornate fra il 6 e l’8 maggio scorsi, la crypto ha perso un -15.31% muovendosi da 89.40 fino a 75.71, livello coincidente con gli attuali minimi di breve periodo.
Questa accelerazione ribassista ha determinato lo sfondamento di un’area di supporto molto significativa, che era piazzata tra gli 84.00 e gli 85.70 dollari. Su grafico a candele settimanali possiamo constatare come tale supporto fosse posto in corrispondenza dei massimi relativi raggiunti da Litecoin durante lo scorso dicembre. Il livello aveva assunto inizialmente funzioni di resistenza di medio periodo ma, a partire dall’ultima decade di marzo, i prezzi si erano riportati con apparente stabilità sopra alla soglia tecnica, che quindi fungeva attualmente da supporto e base d’appoggio per nuovi rialzi.
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La sua violazione ha quindi riportato Litecoin in un contesto correttivo, che dobbiamo adesso considerare ancora attivo sin dall’ultimo massimo di rilievo, quello raggiunto a metà febbraio a 155.55. Il movimento ribassista in corso costituirebbe quindi la parte terminale dell’intera fase correttiva che si sta protraendo ormai da tre mesi.
E’ probabile che i venditori possano trovare soddisfazione dopo il raggiungimento quanto meno di quota 73.00 dollari; segnaliamo tuttavia che le proiezioni tecniche (teoriche) si spingerebbero anche fino a poco sotto quota 66.00. Litecoin è attualmente il tredicesimo asset crittografico più capitalizzato presente sul mercato ed è facilmente scambiabile su tutti i migliori Exchange. Questa crypto non fa parte della lista delle nostre 35 preferite per posizioni di portafoglio, lista sempre aggiornata e consultabile dal sito.
A chi fosse interessato in particolare alle dinamiche tecniche, ma anche fondamentali, che stanno attorno all’oscillazione di Litecoin, suggeriamo invece di leggere l’analisi approfondita per il medio lungo termine dedicata a questo token, analisi che abbiamo pubblicato appena pochi giorni fa.
Rimanendo al contesto esclusivamente tecnico, passiamo sul grafico a barre da 30 minuti per visualizzare l’attuale disposizione dei livelli che utilizzeremo per delimitare l’operatività, nel corso delle prossime 5-10 giornate. Il primo dato di rilievo è che è stato rotto al ribasso il “vecchio” livello di sicurezza che avevamo indicato con l’analisi del 24 aprile a 81.48. I valori, dopo essersi spinti al ribasso lunedì scorso fino a 75.71, hanno effettuato un rimbalzo ma non sono più riusciti a recuperare stabilmente posizioni superiori a 81.148. E’ quindi molto probabile che sia già in via di sviluppo l’accelerazione terminale della fase ribassista.
Il target attualmente disponibile è situato nell’area tra 72.74/73.64. Dopo il raggiungimento di tale area sarà indispensabile attendere indicazioni dai prezzi prima di aggiornare le analisi. In assenza di chiare indicazioni di imminente rimbalzo, si aprirebbero infatti scenari di ulteriore ampliamento della debolezza fino a quota 66.00. Dobbiamo tuttavia sottolineare che quest’ultimo scenario appare attualmente non molto probabile.
Le resistenze che mantengono attiva la fase di correzione si trovano a 82.86/83.26 e 85.52/85.90. Si tratta di luoghi di probabile ripartenza del ribasso nell’eventualità di ulteriori colpi di coda dei compratori, soprattutto se entro martedì prossimo 16 maggio. Da un punto di vista tecnico sarebbe preferibile intervenire short solo su nuovi test almeno della prima resistenza, in ogni caso la rilevazione non inferiori a 81.24. Lo stop per il segnale descritto scatterebbe solo con l’eventuale violazione di quota 85.90, confermata da una chiusura su grafico a 30 minuti.
