Durante la settimana che si sta per chiudere delle fake news che riguardano i Bitcoin del governo USA hanno causato non pochi problemi sui mercati. Lasciando da parte la notizia – che abbiamo già debitamente smentito – è comunque una buona occasione per parlare dell’enorme dotazione di Bitcoin nelle casse del governo federale degli Stati Uniti d’America.
Sì, gli Stati Uniti controllano una quantità importante di Bitcoin – che non hanno acquistato direttamente ma che hanno sequestrato a più riprese durante cause e indagini di carattere criminale. Le fonti principali degli oltre 200.000 Bitcoin che sono nelle casse di Washington sono i casi riguardanti l’hack di Bitfinex e Silk Road, il marketplace del Dark Web tramite il quale si potevano comprare e vendere anche armi e stupefacenti.
Ma quanti sono effettivamente i Bitcoin in possesso del governo federale? Quando verranno venduti? Possono davvero portare Bitcoin su livelli di prezzo molto più bassi di quelli di oggi?
Per la precisione sono 204.013, almeno secondo il conteggio che possiamo fare tramite i wallet che siamo certi appartengano al governo degli Stati Uniti.
Il governo degli Stati Uniti procede periodicamente alla liquidazione dei Bitcoin che sequestra. Per rimanere sui casi più recenti, 50.000 legati al caso Silk Road sono stati inviati a Coinbase per la vendita e per massimizzare i ricavi saranno venduti a mercato in diverse battute.
In passato il governo degli USA ha tenuto delle aste – una delle quali molto famosa che ha visto partecipare Tim Draper, miliardario che è tra i sostenitori di $BTC più accesi almeno tra i personaggi che arrivano dalla vecchia finanza. Un resoconto delle aste che furono nel 2018 può essere trovato qui su CNBC.
I Bitcoin che sono in possesso del governo degli USA vengono venduti seguendo logiche di massimizzazione del profitto o seguendo procedure legali che sono lunghe e articolate. No, non vi è alcun pericolo che vengano venduti sul breve e brevissimo periodo e che possano pertanto affossare il mercato.
Il tema dei Bitcoin in possesso delle autorità americane interessa molti ed è spesso fonte di FUD. Soltanto la settimana scorsa la diffusione di fake news su questo monte di Bitcoin. I wallet che sono riconducibili al governo USA sono tutti conosciuti ed è semplice verificarne i movimenti, cosa che facciamo anche noi in tempo reale sul nostro canale Telegram e anche sul nostro account Twitter.
Il governo USA non ha un ottimo rapporto con il mondo crypto. Ne parliamo anche sul nostro Magazine, al quale puoi iscriverti GRATUITAMENTE, ancora per pochi giorni!
MicroStrategy, la società quotata con più Bitcoin in cassa, ne ha circa 140.000. Il fondo Grayscale ne ha circa 630.000. Tesla ne ha “solo” 10.500. I clienti di Binance secondo l’ultima PoR pubblicata ne avevano oltre 550.000.
Quindi sì, gli oltre 200.000 Bitcoin in possesso delle autorità USA sono una quantità rilevante e se dovessero essere venduti tutti in un colpo solo, in particolare in una fase di mercato caratterizzata da una bassa liquidità come quella attuale, avrebbero grande impatto sul mercato.
Via un altro dem da SEC. Ma sono questioni personali e gravi. Ecco cosa…
Tutti temono il crack Ethereum. Ma in realtà l'interesse - dei grandi investitori -…
Un grande risultato per XRP, che viene spinta dalle dimissioni di Gary Gensler. Che…
Bitcoin sfiora i 100.000 USD, trainato da futures e opzioni, dove ha registrato anche…
Consob lancia l'allarme: non chiedetegli soldi se il vostro investimento in Bitcoin dovesse andare…
Via un altro dem da SEC. Ma sono questioni personali e gravi. Ecco cosa…
Ripple vola del 30% dopo le dimissioni di Gary Gensler, raggiungendo 1,50 USD. Resistenze…
La situazione aggiornata del nostro crypto portafoglio. Questa guida è stata realizzata nel 2021…
Tutti temono il crack Ethereum. Ma in realtà l'interesse - dei grandi investitori -…