C’è una storia di cui non sta parlando quasi nessuno e che è fonte di preoccupazione per chi segue molto da vicino il mondo delle grandi aziende e dei grandi fondi del mondo puramente crypto e Bitcoin. Il malato, di cui vi abbiamo già parlato in passato, è Digital Currency Group – è un player di grande rilevanza nel comparto e sta affrontando una questione molto complicata e apparentemente con poche vie d’uscita.
Genesis, una sua controllata, sta cercando di guadagnare tempo dopo che i creditori – tra i quali anche l’exchange Gemini – hanno rifiutato un accordo sottoscritto in precedenza. E in aggiunta, sempre a tema Genesis, DCG avrebbe già saltato il pagamento di quanto dovuto durante questa settimana proprio alla sua controllata.
Insolvenza? Tentativo di guadagnare tempo? Le bocche sono quasi cucite: se ne è saputo poco e se ne è discusso ancora meno. Per chi vuole capire la questione che con ogni probabilità ha contribuito a una settimana in rosso per il comparto abbiamo però preparato uno speciale.
Non ci sono state comunicazioni in tal senso. Anzi, ce n’è stata una in senso contrario di Digital Currency Group, che ha affermato la volontà di ristrutturare il suo debito (anche verso la controllata) e di essere alla ricerca di capitali aggiuntivi per la ristrutturazione dell’azienda e per la sua crescita. Il tutto è stato affidato a un sito controllato da DCG stessa che potete consultare qui.
DCG continua a interagire con le diverse parti che hanno interesse nella ristrutturazione di Genesis, in seguito al periodo di 30 giorni di mediazione iniziato il 1^ Maggio. Su un percorso parallelo e per ottenere maggiore flessibilità finanziaria, DCG sta discutendo con fornitori di capitale per ottenere capitale di crescita e per rifinanziare il debito verso Genesis. Ci stiamo impegnando per raggiungere un risultato che sia equo per tutti e attendiamo sviluppi produttivi durante questo periodo di mediazione.
Una lettera che non dice molto a chi non ha seguito la situazione, ma che in realtà arriva nello stesso giorno in cui DCG avrebbe dovuto coprire debiti consistenti nei confronti di Genesis stessa. Debiti che non sono stati saldati, aprendo alle speculazioni da parte degli addetti ai lavori. Si sta temporeggiando per strappare un accordo più conveniente con i creditori? Oppure il gruppo ha effettivamente problemi economici?
Parte dei timori, almeno da parte di chi non conosce bene la struttura societaria e finanziaria di Digital Currency Group è per i prodotti di un’altra controllata, Grayscale. Grayscale è un gestore di fondi privati a tema cripto che controlla anche il più importante fondo Bitcoin al mondo per dotazioni.
Un fondo le cui quote viaggiano al -40% rispetto ai Bitcoin effettivamente in portafoglio per due motivi:
Ci sono diversi gruppi, a partire da Valkyrie, che vogliono subentrare nella gestione del fondo e quindi i timori di liquidazione anticipata sono certamente fuori luogo.
Il fondo controlla oltre 600.000 Bitcoin, una somma enorme che chiaramente, nel caso di liquidazione, avrebbe impatti importanti sul mercato. Ripetiamo però che parlare di liquidazione anticipata e di questa quantità di bitcoin sul mercato è grandemente prematuro.
Per ora continua il gioco delle parti, con i creditori che più volte hanno accusato Digital Currency Group di comportamento non corretto, non equo e non trasparente. DCG ha comunque lanciato in settimana una nuova entità in Delaware allo scopo di gestire ETF direttamente tramite Grayscale, cosa che per i più ottimisti è segno del fatto che la società ha davanti comunque un futuro importante.
La questione, che andrà a risolversi entro fine mese – riguarda però una delle questioni più importanti per il mondo crypto e Bitcoin e cioè chi si fida di chi. Una fiducia che è ciò che manca al mercato per tornare in un buono stato di salute.
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