Medie Mobili: Guida all’uso – Media Mobile Semplice / Simple Moving Avarage (SMA)

Un’ampia branca dell’Analisi Tecnica, è composta da una serie di indicatori e medie mobili, che possono aiutare nell’individuazione di un trend o confermarne un’inversione.

Le Medie Mobili: cosa sono e come funzionano

Quando si parla di medie mobili o Moving Average ci si riferisce: al prezzo medio di una coins in un determinato periodo di tempo scelto. La media mobile, su un grafico viene ad essere rappresentata da una trendline dinamica curvilinea.

Chiariamo subito un errore in cui talvolta si può cadere. Una Media Mobile non prevede la direzione del prezzo, ma invece definisce la direzione in atto. Evidenziamo subito il difetto principale: non tutte sono reattive, perché si basano sui prezzi passati.

Esistono differenti tipologie di medie, con diverse metodologie di calcolo, ma quella di base è la Media Mobile Semplice.

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Guida alla Media Mobile Semplice

Si trova anche con la terminologia inglese, Simple Moving Avarage (SMA) ed è quella che ha il processo di calcolo più elementare, che ne ha fatto per lungo tempo, la più utilizzata.

Il calcolo: si sommano i prezzi di chiusura di tutti i giorni di un determinato arco di tempo considerato. La somma sarà pari ai giorni considerati e verrà divisa per il numero totale dei giorni stessi. Infatti è chiamata anche Media Mobilie Aritmetica.

Per calcolare la media del giorno successivo, occorre eliminare dal calcolo il primo giorno di negoziazione, del periodo di calcolo fatto in precedenza, ed aggiungere l’ultimo giorno di negoziazione.

Sostanzialmente, dalla base di calcolo si toglie sempre il primo giorno precedente e si scorre avanti nel tempo aggiungendo il valore del nuovo giorno considerato.

Una media mobile semplice, già singolarmente è in grado di dare informazioni. La sua posizione rispetto al prezzo, sopra o sotto e la sua inclinazione, sono elementi fondamentali per definire la sua direzione.

Il difetto delle Medie Mobili

Il fattore ritardo. Come abbiamo visto la base di calcolo delle medie mobili si basa su dati passati, ciò comporta che tendono a rimanere indietro rispetto agli ultimi dati.

Più lunga è la media mobile, maggiore è il ritardo. Per questo sono nate un’ulteriore serie di medie con lo scopo di migliorare questo difetto. Però premettiamo già che a loro volta comportano altri problemii.

Al contempo, va detto che più sono lunghe le medie più è alto il ritardo del segnale, ma è anche maggiore la stabilità dello stesso.

Come usare la Media Mobile

Singolarmente ci da la direzione in atto del prezzo. La posizione ha importanza, infatti se si trova sotto un prezzo, cioè lo supporta, ci indica la forza della price action in atto. Viceversa se si trova sotto il prezzo, ci indica una debolezza, ed al contempo fa da resistenza.

La sua l’inclinazione indica la forza di un movimento in atto, che sia rialzista o ribassista.

L’uso di una media singola porta a maggiori falsi segnali. Infatti è meglio utilizzare una serie di filtri, quali il completo passaggio della candela, una percentuale di scostamento dalla media, od anche temporale con conferma di 2 o più giorni dalla rottura.

Incrocio di Medie Mobili o crossver. La tecnica operativa più comune, è quella data dall’incrocio dei prezzi e media mobile. Alla base abbiamo l’impiego di una media relativamente breve e di una più lunga. Nell’immagine allegata un esempio sul settimanale di Bitcoin (BTCUSDT)

L’incrocio rialzista, si verifica quando la media di breve passa sopra la media di lungo periodo. Viceversa accade quando si verifica l’incrocio o crossover ribassista. I segnali anche con l’utilizzo delle medie mobili, funzionano meglio, in presenza di un trend evidente. In assenza di un’evidente tendenza dei prezzi, si avranno molti falsi segnali dagli incroci.

Conclusioni

Le media mobile, evidenziano la direzione di un trend in atto, ma non ne prevedono la direzione. Sostanzialmente servono a certificare un movimento. La famiglia delle medie mobile è ampia, ma alla base abbiamo la Media Mobile Semplice o SMA.

Una domanda che spesso in tanti si pongono è: ESISTE LA MEDIA PERFETTA?

NON ESISTE.

Ogni media offre un suo segnale di reattività in base alla scelta dei periodi. Sono utilizzabili su qualsiasi time frame.

È sempre bene evitare ottimizzazioni delle medie sulla base di una reattività passata. Molto meglio affidarsi a medie che offrono una stabilità nei segnali passati, compresi i falsi segnali.