Lido V2 è ufficialmente live sulla mainnet di Ethereum, successivamente a una votazione on-chain che ha visto prevalere i sì. Un passaggio obbligato per il protocollo di liquidità per staking più importante di tutto l’ecosistema, che ha anche spinto in alto le quotazioni del token $LDO, anche in virtù di novità su una governance maggiormente orizzontale per il protocollo.
Si tratta, come confermato anche da Lido, del più importante aggiornamento del protocollo di sempre, che migliorerà l’esperienza per gli utenti che vogliono fare staking ricorrendo a questi servizi e che al tempo stesso renderà più orizzontale la gestione del protocollo, per un passaggio chiaro verso una maggiore decentralizzazione.
Le novità importanti sono due – e sono degne di nota sia per chi vuole iniziare ad interessarsi di staking su Ethereum, sia per chi invece guarda a $LDO solo con gli occhi dello speculatore.
Presto dedicheremo uno speciale allo staking su Ethereum che riguarderà anche i protocolli maggiormente utilizzati. Dove? Sul nostro Magazine. Puoi ancora iscriverti gratuitamente – ma i posti sono in via di esaurimento e presto non sarà più possibile farlo.
La novità più importante e attesa per questo aggiornamento di Lido riguarda certamente la possibilità di effettuare prelievi dallo staking di Ethereum, possibilità che ormai c’è per chi non passava da Lido ma gestiva direttamente tali operazioni da circa un mese. Come preventivato, Lido ha dovuto attendere un aggiornamento la cui data era però nota da tempo.
Si potrà fare unstaking di stETH e ricevere ETH 1:1. Sono disponibili due modalità.
TURBO MODE: è la modalità standard. Le richieste vengono soddisfatte nel più breve tempo possibile, restituendo agli utenti ETH che sono disponibili dai depositi degli utenti e anche dalle reward. Tali richieste possono essere processate senza che ci sia l’uscita dallo staking di un validatore.
BUNKER MODE: è la modalità che invece opera nel caso in cui dovessero esserci problemi imprevisti.
Lido è estremamente rilevante per il mondo dello staking su Ethereum. Parliamo di una piattaforma di liquidità che ad oggi ospita quasi 330.000 staker e che ha pagato oltre 500 milioni di dollari in ricompense, per un totale di token in staking che supera i 12 miliardi di dollari in controvalore.
La quantità di Ethereum in staking supera quella dei principali player centralizzati come Binance, con un marketshare complessivo che supera, ad oggi, il 30%.
Non sembra per il momento che ci siano in realtà grossi movimenti in uscita dal protocollo. Il netflow, ovvero la differenza tra Eth messi in staking e prelevati dallo staking è, nel momento in cui scriviamo, positivo anche per oggi e fino ad ora ci sono stati soltanto prelievi parziali per un totale di circa 277.000 eth, su un totale di oltre 6 milioni messi appunto in staking tramite questa piattaforma.
Il passaggio indolore alla V2 ha dato anche una mano al prezzo di $LDO, che in una giornata che appare come di ritirata per il settore guadagna, nel momento in cui scriviamo, oltre il 7%.
Una situazione win win, sia per gli utenti, sia per chi specula sul token. La questione è però articolata e non mancheremo di tornarci molto a breve.
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