Crypto e Bitcoin sono gioco d’azzardo! | Shock dal Parlamento UK

Chi sogna la regolamentazione urbi et orbi di Bitcoin e criptovalute potrebbe essere presto accontentato nel Regno Unito, ma forse non nel modo che immaginava. Un rapporto nato in seno al Parlamento Britannico sta spingendo per una regolamentazione di questo comparto che sia simile a quella del gioco d’azzardo – in altre parole restrittiva, ultra-regolamentata e possibilmente con divieto d’accesso per una vasta categorie di persone.

No, non si tratta ancora di una legge e non è detto che lo diventi, ma l’analisi è emblematica di quanto sta avvenendo in diversi circoli politici, che oltre le dichiarazioni di facciata stanno organizzando un piano di assalto al settore.

Il report andrà preso sul serio? Starà a voi giudicare. Dovrebbe però essere un invito a non abbassare la guardia, per quanto si possa avere fiducia (ed è giusto averla) nella capacità quantomeno di Bitcoin di resistere a tali pressioni e ingerenze.

Il report del Parlamento Britannico: crypto come gioco d’azzardo

In realtà non si chiede una regolamentazione, ma il contrario di questa. Una semi messa al bando partendo dal presupposto che il mondo crypto assomiglia molto di più al gioco d’azzardo che al mondo degli investimenti.

Siamo preoccupati dal fatto che regolamentare il trading retail e l’attività di investimento in asset cripto “basati sul nulla” possano creare un effetto a catena che porti i consumatori a credere che questa attività sia più sicura di quanto sia, e che sia protetta mentre invece non lo è.

Questo è quanto si legge nel documento – che potete trovare qui e che è stato sottoscritto da 12 membri del parlamento britannico, provenienti da diverse fazioni politiche: conservatori, labour e anche dal Partito Nazionale Scozzese.

Non si tratta di 12 parlamentari qualunque: sono i membri della Commissione Tesoro, che ha un certo peso politico anche di indirizzo e le cui proposte devono essere quantomeno discusse. Ci sono poi altre preoccupazioni alle quali il report offre sponda:

I cripto asset hanno casi d’uso potenzialmente preoccupanti, come i pagamenti sovra-nazional. Ad ogni modo, queste problematiche sono state già inserite nella Roadmap del G20 per i Pagamenti Sovranazionali, con l’intenzione di eliminare barriere in quanto a rapidità, efficienza, trasparenza e anche accessibilità.

• No, non vengono risparmiati neanche Bitcoin e Ethereum

Chi credeva che gli strali della Commissione Tesoro fossero diretti a shitcoin e meme token dovrà ricredersi. Sul banco degli imputati ci sono infatti anche Ethereum e Bitcoin:

La speculazione dei consumatori su asset senza sottostante come Bitcoin e Ether è una delle aree che ci preoccupano di più. Crediamo che il governo debba trovare un approccio diverso per proteggere i consumatori. Gli asset senza sottostante no nhanno valore intrinseco e la loro volatilità spone i consumatori a perdite o guadagni potenzialmente importanti. Queste caratteristiche assomigliano più al gioco d’azzardo che a servizi finanziari, cosa che ci è confermata dal comportamento dei consumatori.

Quanto peserà questo documento?

Staremo a vedere. Il governo in carica nel Regno Unito era sembrato aperto e disponibile a regolare il settore in modo netto ma comunque possibilista, con l’intenzione di rendere Londra uno dei potenziali hub per il mondo Bitcoin e crypto.

Nonostante i toni certamente duri, crediamo che ci sarà comunque spazio per una discussione più razionale e che eviti certi sensazionalismi per sollecitare gli istinti più bassi di certi schieramenti politici.