Rostin Behnam, il capo di CFTC, agenzia che regola il mercato delle commodities e dei derivati negli USA, si è messo il cappello dell’Ispettore Zenigata e ha giurato agli scambi decentralizzati della DeFi che li andrà a prendere, costi quel che costi. In una relativamente lunga intervista rilasciata al podcast Odd Lots di Bloomberg, il capo di una delle più potenti agenzie del mondo finanziario ha ribadito non solo la volontà, ma anche la possibilità di colpire i protocolli decentralizzati, anche quando questi sono “soltanto codice”.
Dichiarazioni che forse saranno motivo di intrattenimento per alcuni, ma che al tempo stesso andrebbero valutate in tutta la loro serietà. Perché CFTC dichiara ancora una volta di voler colpire e che fondamentalmente nessuno è al riparo dalla sua giurisdizione dal momento in cui viene offerto un servizio anche a un solo residente negli Stati Uniti d’America.
Se le minacce sembrano serie e articolate, lo sembra però meno il piano per andare a colpire certe attività. Vediamo insieme cosa ha detto.
A CFTC e al suo attacco al mondo crypto abbiamo dedicato un intero numero del nostro magazine. Se ti sei perso il preludio a questo ennesimo attacco, leggilo senza aspettare neanche 1 minuto.
Rostin Behnam, capo di CFTC, sembra avere le idee piuttosto chiare almeno per quanto riguarda l’effettiva giurisdizione della sua agenzia, CFTC.
È facile dire “Oh, non c’è un’istituzione dietro, non ci sono individui, è solo codice, non puoi regolarlo, lavora per fatti propri.” La realtà è che però queste sono domande sbagliate. La questione reale è se vengono offerti o meno servizi a clienti americani e se questi sono esposti a tali offerte. E chi sono i soggetti, individui o gruppi, che mettono in piedi quell’entità, quel codice che permette di offrire certi prodotti.
Non si è capito se voglia colpire le DAO, i detentori dei token che votano per la governance, i personaggi più in vista o addirittura i programmatori. In quest’ultimo caso sarebbe come accusare chi ha scritto codice per Gmail o per Word di essere in concorso di reato con chi li ha utilizzati per inviare materiale illegale, ma tant’è in questa orgia infinita di potere che sembra aver investito Washington in tema crypto.
Behnam ha poi aggiunto di non essere granché certo soltanto su una questione, che riguarda direttamente Ethereum.
Di cosa si parla? Della possibilità che asset nati come security – e dunque di responsabilità di SEC, possano diventare poi delle commodity e dunque passare sotto la giurisdizione di CFTC. Fino a oggi la risposta scontata era un sonoro sì. Behnam però non sembrerebbe esserne così sicuro.
La questione, dice, rimarrà aperta. Diventerà, aggiungiamo noi, altro terreno di scontro tra SEC e CFTC, scontro tra agenzie che sta mietendo diverse vittime nel mondo crypto.
Questo almeno fino a quando non cambierà il vento a Washington. Nel caso in cui dovesse arrivare, come ha già fatto, quello di fonte repubblicana, sembra che per certi balletti sulle regole rimarrà davvero poco spazio. O almeno che le teste – metaforiche – di Gensler e Behnam possano anche saltare, e proprio sulla questione crypto.
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Se le cripto non esistevano di cosa si sarebbe occupato questo Sig: Behnam? Forse sarebbe stato impegnato a nascondere il problema del sistema bancario ormai fallito e che non ha più i soldi dei risparmiatori? Probabilmente si, di sicuro non avrebbe attaccato il sistema bancario come sta facendo con le cripto. da una parte si stanno organizzando per stampare ancora moneta e salvare le banche con soldi falsi e dall'altra comprano tonnellate di oro qualora qualcosa dovesse andare storto.
Penso che il tutto sia una buona cosa: finirà per rafforzare il sistema e selezionare le soluzioni realmente in grado di resistere alle ingerenze della politica, spazzando via il resto della fuffa finto-marketing-decentralizzata solo come buzzword. Questa piega degli eventi è stata ampiamente prevista e meglio iniziare prima piuttosto che poi.
con la dedollarizzazione all'orizzonte, fenomeno epocale irreversibile, per la finanza usa si è aperta la lotta per la sopravvivenza. non sarà più possibile stampare biglietti verdi e darli alle scimmie in cambio di materie prime. ormai le scimmie hanno capito il trucco.