Recentemente si è diffuso un aumento di attività in tutto il settore crypto, relativamente ai meme tokens. Abbiamo visto che ciò ha coinvolto anche Bitcoin, ma la blockchain incontrastata per questo settore è sempre quella di Ethereum (ETH) che primeggia nello sviluppo di dApps per DeFi, nella creazione di NFT, e ciò permette di coinvolgere utenti, develepors e trader.
Ethereum circa 9 mesi fa, ha fatto la grande rivoluzione del Merge, con l’addio all’algoritmo di consenso Proof-of-Work per passare a quello Proof-of-Stake (PoS). Oggi si può constatare che tutto è avvenuto senza intoppi, ed Ethereum ha vinto la sua scommessa.
Sostanzialmente ha cambiato il suo meccanismo di consenso ed ha mandato in pensione i miners, portando al centro i validatori, che mettono a disposizione il loro capitale, portando in staking i loro Ether (ETH). Per partecipare al processo di validazione è necessario un blocco di 32 ETH.
Il validatore è responsabile di verificare che le transazioni e la creazione dei nuovi blocchi sulla rete siano validi. Ha un compito di garantire la sicurezza della rete anche garantendo l’onestà dei validatori stessi.
La crescita dei validatori negli ultimi mesi è stata esponenziale, con un incremento proprio dopo il Merge di Settembre’22. Nel grafico allegato di Glassnode possiamo osservare l’andamento dei validatori attivi sulla rete Ethereum degli ultimi 12 mesi. Oggi si attestano a 574.654 validatori attivi.
Come detto il ruolo del validatore diventa centrale, sia per ciò che concerne il livello di consenso, sia il livello di esecuzione.
Inoltre il validatore deve rimanere attivo ed onesto. Per fare ciò vengono elargite ricompense e penalità (slashing). Se il validatore ha comportamenti malevoli o maliziosi, come vengono definiti nel protocollo o resta troppo a lungo off-line, subisce delle multe, con decurtazione degli ETH depositati in staking, anche fino al 50% e successiva espulsione dalla pool dei validatori.
Ad oggi i dati ci dicono che questi eventi di slashing sono assolutamente bassi e vicini allo zero. Dal grafico allegato, dal 15 Settembre’22 con il passaggio alla PoS i tagli effettivi di validatori ad oggi risultano 50.
Se si guarda la situazione dal lancio della Beacon Chain il 1° dicembre 2020, i tagli totali dei validatori sono stati appena 226.
I validatori per il loro ruolo, ovviamente non ricevono solo penalità, ma anche e soprattutto ricompense. Penalità e ricompense vengono rilasciate dopo un periodo detto epoca, pari a 6,4 minuti.
Attualmente dai dati on-chain riportati da Glassnode, vediamo che ci sono 18,385 Milioni di ETH in staking, su una supply circolante di 120 Milioni di Ether. Uno dei meriti del passaggio alla PoS è la costante diminuzione degli Ethereum in circolazione, come si può vedere dalla curva discendente del grafico successivo.
Di seguito riportiamo l’andamento delle ricompense che vengono ad essere rilasciate ai validatori per la loro attività. Questa è una curva teorica del rendimento annuo (APR) che riceve un validatore attivo che lascia in stake i suoi 32 ETH. Riportiamo l’andamento sempre da Settembre’22.
La struttura del calcolo delle ricompense e assai complessa e porterebbe ad approfondire altri parametri quali il concetto di saldo effettivo nell’ecosistema Ethereum. Per semplificare, diciamo che il numero di ETH disponibili nella rete, assieme al numero dei validatori , è il fattore che più influisce. Al crescere dei validatori diminuiscono i premi ricevuti.
Chi ha iniziato a fare il validatore nel Dicembre’20, alle origini del lancio della Beacon Chain o del cosiddetto ETH 2.0 ha ricevuto ricompense del 10%, proprio per l’esiguo numero di validatori.
Un’altra voce di ricompense viene dalle gas fees che si pagano per le transazioni e per l’elaborazione sulla blockchain. Si è letto da più parti che ad inizio Maggio c’è stato un incremento delle ricompense per i validatori, e ciò deriva proprio dalle fees di transazione. Con il lancio di una serie di nuove meme coins sulla blockchain di Ethereum la fee media era arrivata a 0,007194 ETH, pari a circa 13$.
Attualmente la fees media si attesta a 0,002672 ETH, tuttavia ancora alta se si ragiona sul fatto che ad inizio Gennaio era a 0,001$
Le gass fee, sono per Ethereum il carburante che gli consente di operare. Eseguire qualsiasi operazione su Ethereum richiede il consumo di gas, ma lo spazio del gas per blocco è limitato. Se c’è poco spazio, l’utente che vuole una transazione veloce, dovrà offrire una tip o mancia più alta, per rendere possibile l’operazione rapidamente. Ciò ovviamente fa impennare i costi.
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