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Crypto e Bitcoin RIPARTONO SE… | Analisi di JP Morgan

La crisi degli Stablecoin per JP Morgan tiene a freno la ripresa del mercato crypto. Ma è davvero così?

Secondo JP Morgan per la ripresa del mondo crypto servirà contestualmente una ripresa del mondo degli stablecoin, mondo che sta affrontando un periodo di relativa difficoltà dopo gli attacchi del regolatore USA e dopo i problemi di USDC collegati al fallimento di Silicon Valley Bank, banca presso la quale Circle deteneva una parte consistente delle proprie riserve.

È questo quanto si legge in un report pubblicato recentemente dalla grande banca d’affari e che descrive un mondo crypto fortemente dipendente dall’andamento degli stablecoin, lettura che come vedremo potrebbe essere anche parziale rispetto alle effettive condizioni del mercato.

Del mercato stablecoin ci siamo occupati recentemente in diversi approfondimenti, a partire da quello sul nostro Magazine – e che è disponibile qui – per finire su analisi dei volumi che dovremo contrapporre necessariamente all’analisi di JPM per capire in modo chiaro come potrebbe muoversi il mondo crypto e quali potrebbero essere effettivamente i comportamenti dell’intero comparto.

Scrive lo specialista di JP Morgan: Bitcoin e crypto aspettano che…

La chiave di volta per l’intero settore crypto e Bitcoin, dice Nikolaos Panigirtzoglu di JPM è da cercare negli stablecoin, gli speciali token legati 1:1 al prezzo del dollaro e che stanno vivendo un momento di difficoltà, fatta eccezione per Tether. Servirà fare un po’ di cronistoria di quanto accaduto negli ultimi mesi per renderci conto del tipo di fenomeno al quale siamo davanti.

  • BUSD attaccato e chiuso

Tutto è iniziato con l’attacco delle autorità USA a USDC, all’interno di un più vasto attacco a Binance da parte dei regolatori degli Stati Uniti. Il token è stato chiuso forzosamente e ha costretto Binance a ripiegare su TrueUSD.

  • USDC in caduta libera

USDC si trova a distanze siderali dai suoi massimi di capitalizzazione di mercato, segno di un protocollo stablecoin che era già in difficoltà prima della brutta settimana dovuta alla crisi del settore bancario USA, settore che per USDC fa da custode.

  • Tether piglia tutto

La situazione è stata sfruttata abilmente da Tether, che non solo è ai massimi storici per quanto riguarda la capitalizzazione di mercato, ma lo è anche in termini di profitti. Una situazione che però non sarebbe sufficiente a convogliare un’ulteriore ripresa del settore crypto, che nel 2023 ha pur recuperato in modo concreto dai suoi minimi del 2022.

È davvero questo il problema?

Riteniamo però la lettura offerta dallo specialista di JP Morgan fortemente parziale. Non tiene conto infatti di quanto abbiamo individuato con la nostra analisi dedicata ai volumi di scambio, analisi che sottolinea come aprile e maggio 2023 siano stati pessimi in termini di quantità di scambi, cosa che oltre a creare problemi agli exchange crea anche una certa difficoltà per l’ulteriore cammino rialzista di tutto il comparto.

Oltre alle preoccupazioni interne al mondo crypto, ci sono poi quelle che arrivano dall’esterno: in America la discussione sull’innalzamento del tetto del debito pubblico sembra essersi interrotta – e pesano anche dati macro che fanno pensare che il cammino nella lotta all’inflazione sia ancora molto lungo.

In un contesto del genere riteniamo che sia più che normale assistere a una battuta d’arresto per tutto il comparto e ad una riduzione della spinta rialzista che pur ha dominato tutto il 2023.

Può sbagliarsi JPM? Forse ha ragione sulle difficoltà di USDC, che poi sono le evidenti difficoltà di una parte del mondo anche DeFi. Ma dubitiamo che sia questa l’intera chiave di volta della situazione.

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Klaus Marvin
Klaus Marvin
1 anno fa

Per primo non ci sarà il default e se servirà verrà innalzato il tetto del debito e poi le stablecoin a me non sono mai piaciute e non avrebbero senso di esistere e dire che il mondo cripto e fortemente dipendente delle stablecoin è proprio l’esatto opposto. Ovviamente è un mio pensiero personale ma quante volte gli esperti di JPM hanno dichiarato una cosa per poi successivamente smentirla? Quale è ora il loro vero obbiettivo?