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CANDIDATO PRO BITCOIN DESANTIS

Bitcoin ha un nuovo alleato | Alla Casa Bianca per difenderlo

Ron DeSantis annuncia la sua candidatura in uno Space su Twitter. Il candidato repubblicano giura di voler difendere Bitcoin.

La candidatura di Ron DeSantis alla Casa Bianca è ufficiale. Il repubblicano della Florida ha confermato le sue aspirazioni presidenziali – per la quali mancava soltanto l’ufficialità – in uno Space su Twitter condotto da Elon Musk in persona e David Sacks. C’è stato anche spazio per parlare delle criptovalute, alle quali l’attuale governatore della Florida Ron DeSantis è stato sempre vicino.

DeSantis si aggiunge allo sparuto gruppo di candidati alle presidenziali USA – che dovranno però prima passare dalle Primarie – che sostengono la libertà per i cittadini americani di detenere e utilizzare Bitcoin, la cui portata politica, almeno dalle parti di Washington, è ormai evidente.

Il regime attuale, chiaramente, vuole rimuovere Bitcoin. E se continuerà [a governare, NDR] per i prossimi quattro anni, probabilmente riusciranno a farlo fuori.

Chi nutriva ancora dubbi sulla centralità di Bitcoin per la prossima corsa alla Casa Bianca, dovrà a questo punto certamente ricredersi.

Miami, Florida: la culla del Bitcoin amico delle istituzioni?

La Florida ha sempre occupato uno spazio particolare nella mappa politica di Bitcoin. È a Miami che si sono tenute le principali conferenze organizzate dal Magazine ed è sempre a Miami che troviamo un sindaco – forse l’unico di una città rilevante per proporzioni – che continua a percepire il proprio stipendio in BTC.

Anche Ron DeSantis in passato era stato più volte avvicinato a Bitcoin, aprendo sia alla discussione sul pagamento delle imposte locali sia attaccando frontalmente un eventuale dollaro digitale che ancora deve nascere e che sarà bandito dal territorio di tutta la Florida se mai dovesse farlo.

Ron DeSantis, durante il discorso di candidatura alle primarie repubblicane che ha tenuto in uno Space su Twitter, ha confermato il suo atteggiamento quantomeno di tolleranza nei confronti della prima criptovaluta per capitalizzazione di mercato e più in generale per tutto il comparto.

Non ho il desiderio di controllare qualunque cosa le persone stiano facendo in questo spazio. Bitcoin è una minaccia per loro [il riferimento è ai democratici, NDR] e hanno cercato di regolarlo per eliminarlo.

Non è chiaro a che tipo di normativa o di tentativo di normativa faccia riferimento però DeSantis, dato che almeno per quanto riguarda Bitcoin gli attacchi sono stati, anche dal lato Dem, piuttosto moderati.

Rimarrà da valutare la credibilità di certi propositi

I candidati repubblicani pro Bitcoin diventano due

I candidati alle primarie Repubblicane che hanno un pedigree pro Bitcoin diventano così due. Già Vivek Ramaswamy si era espresso con toni concilianti e aveva preso parte la scorsa settimana al Bitcoin 2023 – esprimendo tra le altre cose dubbi sulla bontà del progetto del dollaro digitale, progetto particolarmente inviso alla maggioranza della community dei Bitcoiner.

Rimarrà da valutare quale impatto potranno avere questi candidati sulle primarie. Per Vivek Ramaswamy i sondaggi parlano già chiaramente: sono in pochissimi tra i repubblicani ad essere disposti a votarlo.

Per quanto riguarda Ron DeSantis le percentuali sono certamente più alte, per quanto comunque lontane da quelle raccolte da Donald Trump. La campagna per le primarie sarà però lunga e di esito incerto nonostante il gap che separa gli altri candidati da Trump sembrerebbe essere, almeno oggi, incolmabile.

In passato Donald Trump non aveva avuto parole cortesi per Bitcoin, definendolo una truffa ai danni del Dollaro USA. Potrà cambiare idea se le istanze all’interno del suo partito saranno di senso contrario?

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