Continua la fuga dagli exchange. Questa volta però non si tratta di Bitcoin o stablecoin, ma di Ethereum, di cui si parla tendenzialmente meno quando c’è da analizzare la situazione degli operatori cripto. La quantità di $ETH che sono disponibili sui maggiori scambi è in caduta libera ormai da anni – e non è mai stata così bassa dal 2018.
Una performance che dice molto sia del macro-trend di Ethereum, sia di quanto le prospettive per gli exchange siano molto diverse di quanto si potrebbe pensare guardando solo ai dati più comunemente diffusi.
Ma cosa vuol dire questa particolare situazione per Ethereum? Possiamo considerarla bullish? Partiamo dai dati più incontrovertibili che ci sono, quelli legati ai dati onchain e sugli scambi.
Ethereum sta vivendo una seconda giovinezza. Sul Nostro Magazine gli abbiamo dedicato un ampio speciale con analisi professionale di tutti i dati. Non perdertelo!
La traiettoria può essere facilmente spiegata dal grafico che alleghiamo, che abbiamo ricavato dai dati diffusi da Glassnode e che viene confermato anche da altri centri dati. Ethereum continua a essere sempre più scarso sugli exchange, cosa che potrebbe offrire una prima lettura bullish della situazione complessiva di ETH.
La correlazione, utilizzando un grafico che rappresenti linearmente l’andamento di prezzo di Ethereum, non sembrerebbe essere assoluta.
C’è altro però al quale può essere utile guardare per costruire un caso bullish per Ethereum, almeno sul medio e lungo periodo.
Certamente i dati di aprile e maggio sono almeno in parte falsati dal boom dei meme token. Sta di fatto però che anche a fronte di un parziale raffreddamento di questo comparto, Ethereum continua a comandare complessivamente commissioni molto importanti.
Per intenderci, si tratta di un valore che è lo specchio di quanto siano disposti a pagare gli utenti per utilizzare quella chain. Con la crescita delle alternative – anche a basso costo – riteniamo che questo sia un fattore di dominance importante per Ethereum, anche sul medio e lungo periodo.
Per quanto almeno una parte dei volumi su Ethereum nell’ultimo mese siano finiti nelle novità in stile NFT su Bitcoin, Ethereum continua a dominare il comparto in lungo e largo, in particolare sul piano dei volumi.
È vero che Polygon sostenuto più compratori nel corso degli ultimi 30 giorni, ma incrociando i dati con quelli dei volumi delle vendite sembrerebbe essere chiaro che quanto avviene in ambito Polygon sia ancora estremamente… di poco valore.
Anche qui parliamo di un comparto dove spendere meno in fee – la differenza è abissale tra Ethereum, Solana e Polygon – è un incentivo molto forte. Nonostante questo tipo di incentivi però… non sembra che qualcuno sia già in grado di impensierire questa dominance di Ethereum.
Abbiamo parlato di queste vicende anche nel nostro Magazine soltanto qualche giorno fa, analizzando tutti i dati più importanti che vendono dalle chain e anche dai principali mercati.
Noi, e ce ne assumiamo la responsabilità mettendo tutto nero su bianco, riteniamo che il dominio di Ethereum nel comparto sia ancora lungi dall’essere minimamente impensierito. E che saranno ancora gli altri a dover dimostrare qualcosa.
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