Tra le coins a stretto contatto con il mondo degli NFT abbiamo Apecoin ed il suo token di governance APE, lanciato in quotazione sui principali exchange a Marzo’22.
La vicinanza a questo mondo da parte di Apecoin, deriva dal legame diretto con le scimmiette, collezionabili in NFT, dei Bored Ape Yacht Club (BAYC). Infatti entrambi sono emessi da Yuga Labs, l’azienda leader del settore Web3, specializzata nella progettazione ed emissione di NFT da collezione.
APE alla quotazione attuale di 3,231$ sta continuando il trend discendente intrapreso in questi ultimi mesi. Solo Gennaio è stato chiuso in verde con un +61,33% mentre gli altri mesi sono stati in rosso e su base annua è in negativo del -12%.
Le metriche hanno iniziato a flettere già a Gennaio
Il suo andamento negativo è confermato in parte anche dalle metriche di Glassnode, relative all’andamento degli indirizzi. In realtà i dati sono contrastanti ed abbiamo anche qualche segnale positivo maturato nelle ultime settimane.
Indirizzi totali ed indirizzi nuovi
Nel grafico allegato vediamo l’andamento degli indirizzi totali (linea blu) e dei nuovi da inizio 2023. Abbiamo una crescita storica di quelli totali, ma è anche evidente come gli indirizzi nuovi (linea verde) siano in decrescita.
L’ultimo dato ci dice che sono stati aperti il 25 Maggio 294 nuovi indirizzi. Riportiamo anche la media degli ultimi 30 giorni che segna 297 indirizzi al giorno, per cui c’è una certa costanza.
Ovviamente a questa situazione si è accompagnata anche una discesa degli indirizzi attivi di Apecoin.
Due eventi influenzano questi dati
Abbiamo due ordini di eventi che influenzano l’andamento di Apecoin. Il primo è il legame con le vendite dei Bored Ape Yacht Club (BAYC). Per numerosi mesi hanno dominato le classifiche di vendita degli NFT, sia per volumi sia per valore di singolo NFT BAYC. Alleghiamo l’immagine con l’andamento delle vendite (NFT Collection Rankings by Sales Volume) tracciate dal sito cryptoslam. Si vede come i BYAC siano tallonati da vicino dagli Ordinals di Bitcoin, andando ad erodere il loro primato.
Il secondo evento che ha influenzato le metriche di Apecoin è stato il lancio dello staking nel Dicembre’22, in particoalre relativamente agli indirizzi attivi.
Ciò ha comportato una crescita nelle settimane prima, poi con il suo lancio effettivo, le metriche relative agli indirizzi attivi hanno iniziato a diminuire. Il tutto perché APE ha dato inizialmente delle rawards monster con punte di APY del 100% ed anche più. Ancora oggi siamo sopra il 40%.
Questa situazione la segnalavamo già in un nostro articolo del 20 Febbraio, Apecoin: in swing dalla resistenza | Lo staking di $APE appesantirà il prezzo?
Questa domanda la ponevamo, quando APE quotava ancora 5,66$. A distanza di 3 mesi possiamo dire che lo staking ha contribuito a ciò, in quanto spesso chi incassa le rewards punta a liquidarle, andando così ad appesantire il prezzo.
Alcuni fattori positivi per Apecoin
Come detto in precedenza si intravedono alcuni dati positivi. Fruendo di una ricerca di Messari vediamo che gli holder di Apecoin sono aumentati nel primo trimestre 2023 (Q1). Ciò nuovamente può essere legato anche al lancio dello staking.
Cresce il sentiment social per Apecoin
Cresce l‘apprezzamento social di Apecoin, di seguito alleghiamo quella riferita a Twitter. In generale sui social c’è stato un ritorno di apprezzamento e di sentiment positivo, che sare legato non solo alle collezioni BYAC, ma all’attesa per il lancio del o il metaverso, Otherside, lanciato in demo a Luglio’22.
Il dato più interessante è legato nuovamente agli indirizzi. In particolare abbiamo una crescita degli indirizzi che hanno depositi attivi di APE, i cosidetti Addresses with a Non-Zero Balance. Crescono neglli ultimi giorni anche gli indirizzi che ricevono il token.
Da questo insieme di dati possiamo dire, i possessori di APE siano più interessati alle rewards da staking, rispetto al partecipare alla gestione della vita della sua DAO..
Un altro fattore positivo dalle nostre analisi Glassnode
La percentuale di token APE depositata presso gli exchange è ai minimi storici. Attualmente ci sono 24,737 milioni di toek parti al 6,61% della supply circolante, il che fa propendere per dire che non c’è eccessiva pressione di vendita pronta ad essere sganciata sul mercato dagli excahnge