Bitcoin a 45.000$ e Ethereum… | Parlano gli esperti di JP Morgan

Continuano le analisi rialziste da parte del gotha della finanzia mondiale su Bitcoin. Questa volta è il turno di un analista di JP Morgan, che ritiene che il prezzo corretto di Bitcoin, date le recenti performance dell’oro, dovrebbe essere di circa 45.000$, e quindi di molto superiore rispetto ai prezzi ai quali abbiamo assistito negli ultimi periodi.

La tesi in realtà, oltre il numero secco, è ben più complessa e merita un approfondimento anche per capire quale sia la percezione di $BTC come asset ai piani alti della finanza, piani alti che però non sono stati sempre molto precisi con le loro previsioni.

E ne ha anche per Ethereum, che sempre secondo il medesimo analista sul breve potrebbe avere performance peggiori del re della classe degli asset crypto. Ma avrà ragione? E che tipo di analisi ha offerto?

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Bitcoin dovrebbe essere a 45.000$

Il discorso è semplice: data la recente performance dell’oro, Bitcoin dovrebbe trovarsi almeno ad un prezzo di 45.000$ per singolo coin. Un prezzo che è di circa il 70% più alto di quello attuale e che sembra ulteriormente inarrivabile dopo una settimana tutto fuorché positiva.

Tutto questo prendendo per buona – e non è sempre il caso – l’ipotesi che gli investitori guardino ai due asset come pienamente fungibili, nel senso di rimpiazzabili o quasi all’interno di un portafoglio. Un’ipotesi, aggiungiamo noi, che si è fatta molto più forte durante la recente crisi bancaria che ha colpito gli Stati Uniti.

Con il prezzo dell’oro che punta a quota 2.000$, il valore dell’oro che viene detenuto fuori dalle banche centrali a scopo di investimento è di circa 3.000 miliardi di dollari. Questo implica un prezzo di 45.000$ per singolo Bitcoin, partendo dall’assunto che i due arrivino all’uguaglianza per gli investitori privati.

La questione non è certamente vera. Per quanto sia difficile misurare il sentiment degli investitori privati, è per il momento fuori discussione che questi possano considerare Bitcoin e oro come completamente equivalenti. Così come è a nostro avviso assurdo pensare che i movimenti dell’oro delle banche centrali non abbiano un impatto sul prezzo globale dello stesso.

In altre parole un’analisi che, pur arrivando dai piani alti della finanza, a nostro avviso lascia molto a desiderare. In realtà poi arriva un’altra giustificazione a questa teoria: il prezzo di 45.000$ dovrebbe essere considerato come limite massimo in questo ciclo, o almeno finché l’oro rimarrà su questi prezzi.

Anche questo però è stato smentito nel corso della precedente bull run, con Bitcoin che ha superato grandemente quella soglia. Si obietterà che in quella fase Bitcoin si stava comportando come asset di rischio – il che può essere anche vero – ma cosa fa pensare che abbia abbandonato per sempre quegli atteggiamenti… per diventare secondo la maggioranza degli investitori una riserva di valore?

Ethereum potrebbe tardare

Sempre secondo la stessa analisi, Ethereum potrebbe rimanere indietro rispetto a Bitcoin almeno sul breve periodo. Sul punto specifico non sono state date delle spiegazioni articolate. Cosa che ci lascia un po’ di stucco e con la sensazione che… per questa volta sarebbe il caso di passare la mano per quanto riguarda la solidità di certe previsioni e letture, anche quando arrivano dalla più grande banca d’affari del mondo.