Bastava poco. Anzi pochissimo. L’accordo più che prevedibile tra democratici e repubblicani per l’innalzamento del debito pubblico degli Stati Uniti d’America manda in visibilio le borse asiatiche, le prime ad aprire per motivi di fuso orario. La grande corsa di Tokyo, seguita da tutte o quasi le borse del Lontano Oriente è un toccasana anche per Bitcoin, che tocca i 28.000$ e che proverà a superarli decisamente nel corso della giornata.
Tutto è bene quel che finisce bene? Ci sono in realtà altre questioni, che vi abbiamo anticipato nei nostri speciali del weekend e che sarà il caso di valutare anche alla luce della risposta positiva delle prime borse che hanno aperto questa settimana.
Per chi credeva che fosse l’inizio della fine, è un grosso ritenta, sarai più fortunato, per quanto come vedremo l’alta tensione sui mercati con ogni probabilità continuerà a rimanere alta per altre vicende che ora torneranno di grande importanza una volta archiviata quella legata al possibile default USA.
Sul nostro Magazine abbiamo analizzato l’altro grande problema per il mondo Bitcoin e crypto. Se investi o se sei un semplice appassionato, segui il link e iscriviti.
Bitcoin apre la settimana sui 28.000$, livello di prezzo che sembrava impossibile soltanto fino a pochi giorni fa, quando $BTC aveva a fatica difeso i 26.000$. Nessun miracolo: a far cambiare in modo deciso il trend è stato l’accordo tra Repubblicani e Democratici per eliminare l’attuale tetto massimo al debito pubblico USA e quindi scongiurare un eventuale fallimento.
Ipotesi che per gli analisti più esperti, a nostro avviso a ragione, non è mai stata effettivamente sul tavolo. Tuttavia è evidente che stesse spaventando i mercati e che tale paura sia stata almeno in parte spinta per i ribassi ai quali avevamo assistito in principio della scorsa settimana.
Questo fronte è ormai chiuso: potrebbero esserci dei colpi di coda nel corso della settimana, ma nel complesso la situazione può essere ritenuta come passata e non più in grado di nuocere oltre certi livelli.
No, non è affatto tutto in ordine. Il grosso delle questioni che erano aperte prima dell’ultima settimana continuano a esserlo – e qualcuna di queste sembra essere addirittura peggiorata.
Per quanto l’accordo potrebbe aiutare a tornare a livelli più consoni, l’attrattiva di certi asset – il debito pubblico USA – rimarrà più che elevata, il che vuol dire che di rivedere tornare grosse quantità di denaro nei depositi bancari USA non se ne parlerà almeno per un po’. Dagli USA tutti dicono che la situazione è sotto controllo, ma sappiamo bene quanto siano inaffidabili ormai certe dichiarazioni.
Come abbiamo già anticipato negli scorsi giorni, i mercati hanno rapidamente cambiato idea su come si muoverà FOMC a giugno. Ora la possibilità che l’aumento ci sia anche a giugno è quella ritenuta più probabile per i mercati. Il bicchiere mezzo pieno? Se tale rialzo non dovesse arrivare, potrebbe esserci un’ulteriore spinta rialzista per i mercati.
Scende? Non scende? I dati di Fed sono corretti? Ci sarà bisogno di altri mesi di lacrime e sangue? Oppure improvvisamente assisteremo ad un ribasso degli aumenti dei prezzi, magari non preventivato, e dovuto al ritardo con il quale certe manovre di politica monetaria vengono poi trasmesse al sistema economico.
Sarà una settimana in realtà a bassa tensione – a meno di clamorose sorprese non ancora inserite a calendario. Oltre a qualche dato riguardante il mercato del lavoro, non dovrebbero esserci indicazioni importanti per il futuro dei mercati, con il sentiment che potrebbe continuare a cavalcare il relax indotto dall’accordo sul debito americano.
Perché durante la recente crisi bancaria abbiamo visto $BTC superare tutti gli altri asset, trasformandosi alla bisogna in una sorta di asset rifugio dalle follie del sistema bancario.
Sembra siamo piuttosto lontani dal sentiment di fine anno scorso, per quanto anche specificatamente sul mercato crypto rimangano alcune preoccupazioni e perplessità.
Su tutte quelle dei volumi – che abbiamo recentemente analizzato in uno speciale sul magazine settimanale di Criptovaluta.it – che rimane la grande questione che i grandi player del settore crypto dovranno necessariamente affrontare.
Via un altro dem da SEC. Ma sono questioni personali e gravi. Ecco cosa…
Tutti temono il crack Ethereum. Ma in realtà l'interesse - dei grandi investitori -…
Un grande risultato per XRP, che viene spinta dalle dimissioni di Gary Gensler. Che…
Via un altro dem da SEC. Ma sono questioni personali e gravi. Ecco cosa…
Ripple vola del 30% dopo le dimissioni di Gary Gensler, raggiungendo 1,50 USD. Resistenze…
La situazione aggiornata del nostro crypto portafoglio. Questa guida è stata realizzata nel 2021…
Tutti temono il crack Ethereum. Ma in realtà l'interesse - dei grandi investitori -…
Polkadot registra un rialzo del 53% a novembre, ma resta in uno scenario bearish…
Un grande risultato per XRP, che viene spinta dalle dimissioni di Gary Gensler. Che…