Changpeng Zhao ha rilasciato una lunga intervista a Bankless, all’interno della quale è riuscito a toccare tutti i punti salienti dell’industria exchange e più nello specifico di Binance. Un’intervista lunga 1 ora – che troverete integrata anche in questo articolo e che commenteremo nelle parti più salienti.
È stato un anno molto particolare per il mondo degli exchange, a partire dal crollo di FTX e continuando poi con l’improvvisa chiusura dei canali bancari e finanziari almeno negli USA. E c’è stato spazio anche per parlare di FUD – le tattiche che puntano su paura, incertezza e dubbi per screditare l’intera industria crypto e anche i singoli player come Binance.
Sulla situazione specifica degli exchange abbiamo pubblicato uno speciale che parla dell’effettiva situazione finanziaria, economica e anche in termini di relazioni con il mondo finanziario classico. Puoi trovarla sul nostro Magazine, al quale puoi iscriverti – ancora per poco – gratuitamente.
L’intervista che CZ di Binance ha rilasciato a Bankless è interessante per diversi aspetti. Aspetti che cercheremo di riassumere in breve per poi rimandarvi all’intervista integrale che Bankless ha pubblicato su YouTube e che potete tutti guardare anche per farvi un’idea vostra di quanto stia accadendo ai piani alti dell’industria.
L’opinione di CZ è che il grosso del FUD sia indirizzato ai player più grandi per dimensioni. Oltre a Binance è il caso di Tether, il primo stablecoin per dimensioni.
Siamo relativamente grandi. Tether non è una società “pubblica” e il suo CEO non è parte della community. Noi siamo invece siamo più “pubblici”: frequentiamo i podcast e abbiamo rapporti con la community.
Tra i due dunque, nonostante una differenza di approccio importante, la situazione sarebbe simile proprio per questioni di dimensioni. Ci sono poi secondo CZ delle questioni che riguardano più da vicino Binance.
La questione di FTX non poteva che essere parte dell’intervista, per quanto ormai risalente nel tempo. E quindi CZ non poteva che finire a parlare anche di trasparenza.
Vogliamo essere più trasparenti possibili, ma ci sono dei limiti. Lo scorso anno abbiamo pubblicato le Proof of reserves […] In quanto non siamo una società quotata, cerchiamo di proteggere la nostra privacy. Se pubblichiamo ad esempio tutti gli indirizzi che utilizziamo, sarà chiaro a tutti quali partner utilizziamo, e questi partner potrebbero venire attaccati dagli hacker.
Una sorta di security by obfuscation sulla quale i molti avranno da ridire. E ha poi aggiunto.
Ci sono questioni di sicurezza, ma anche di competizione. Non siamo una società quotata e potremmo non volere “aprire i nostri libri” [si intende la volontà di rendere qualunque tipo di attività pubblica, NDR].
E poi porta l’esempio di Tether:
Ogni volta che hanno reso pubblico il nome delle loro banche – 4 o 5 anni fa – quelle banche hanno finito per chiudere.
E ha poi ricordato che l’azienda che dirige non presta i fondi degli utenti e ha rinnovato la sfida a chiunque a dimostrare il contrario, sfida che era stata lanciata già via Twitter.
CZ ha avuto modo di parlare anche del bear market, fase che tutti gli exchange stanno affrontando e che – aggiungiamo noi – impone difficoltà importanti agli intermediari.
Il bear market riguarda la sopravvivenza. Nei giorni di pioggia non guidi più veloce che puoi. Vuoi essere sicuro di non uscire di strada. Questa è la nostra strategia. […] Abbiamo avuto un enorme bank run ai nostri danni. Hanno prelevato circa 14 miliardi di dollari dalla nostra piattaforma. Non abbiamo avuto, fondamentalmente, problemi.
E sulla consolidazione/concentrazione del mercato – che noi vi avevamo anticipato in questo numero del Magazine:
C’è concentrazione – e la stiamo vedendo ancora oggi. Guardate al mercato canadese, dove diversi exchange locali hanno partecipato a fusioni.
Se come ricorda correttamente Bankless 2021 e 2022 sono stati gli anni della DeFi e dei NFT, quale sarà il prossimo boom per il mondo crypto? La risposta di CZ è sibillina:
Siamo oltre il punto della singola cosa che può spingere l’adozione. […] Saranno diverse cose.
C’è una guerra tra exchange – ne abbiamo parlato già diverse volte su Criptovaluta.it – e anche su questo tema il leader di Binance è stato interpellato dai conduttori di Bankless:
L’industria si è evoluta dalla competizione pura. Credo che ci sia molta collaborazione oggi, anche se forse indirettamente. […] Oggi ci sono più exchange che nascono rispetto ai progetti. Ogni giorno Coinmarketcap riceve richieste di listing da più di 200 exchange. […] Credo che i clienti abbiano fatto un buon lavoro aiutandoci a diversificare i nostri prodotti. […]
La collaborazione indiretta per Binance riguarderebbe principalmente gli aspetti regolamentari: con più exchange che devono affrontare tali questioni, gli effetti positivi ricadono su tutta l’industria.
CZ ha una sua opinione ben precisa anche sui migliori paesi e le migliori giurisdizioni per le crypto.
Credo il Medio Oriente e l’Europa. MiCA [il nuovo impianto di regole UE, NDR] non è ancora attivo… ma credo che queste giurisdizioni abbiano aspettative realistiche. […] Diversi posti stanno allentando regolamentazioni strette del passato [fa riferimento a Hong Kong, Giappone, Thailandia, NDR].
La questione banche è una delle più calde per gli operatori del mondo cripto: in molte non vogliono avere nulla a che fare con questa industria. Di conseguenza la domanda sulla possibilità che Binance acquisti una banca è certamente interessante:
Ci abbiamo pensato [sul comprare una banca, NDR], ma come sempre la realtà è molto più complessa […]. Quando compri una banca opera comunque in un solo paese e devi avere a che fare con i regolatori di quel paese. E se il regolatore dice che non puoi lavorare con le crypto… ti possono togliere la licenza se non segui le indicazioni. Comprare una banca non previene problemi per le crypto.
E ha poi aggiunto:
Il modello di business delle banche è molto rischioso. Non mi piace fare business in quel modo.
Per l’intervista completa potete guardare il video che Bankless ha pubblicato anche su YouTube. Forse la più importante intervista degli ultimi mesi sullo stato del mondo crypto.
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Vedi Commenti
Il modello di business delle banche è molto rischioso. Non mi piace. Detto tutto.
Lì è stato "bold", come dire.
Mi piace come appoggia delicatamente le palle sul tavolo, questa specie di "compassatezza all'orientale" con cui non le manda per nulla a dire.