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Miner Bitcoin SALVI!

Bitcoin: miner salvi in Texas | Legge slitta al 2025

La legge anti-miner del Texas slitterà al 2025. A meno che qualcuno non ci metta lo zampino...

Tutto rimandato al 2025, a meno di clamorosi stravolgimenti. Il particolare funzionamento del sistema legislativo statale del Texas ha fatto un enorme favore ai miner, che pur popolano in grande quantità il territorio del Lone Star State.

Torniamo un po’ indietro per capire cosa c’era in ballo: il Senato statale aveva approvato una legge che aveva come obiettivo quello di ridurre le agevolazioni fiscali per i miner Bitcoin, così come di imporre dei cap massimi di utilizzo energetico. Leggi che erano state veementemente contestate dai rappresentanti di categoria e dalle società che operano in Texas nel settore del mining.

Dopo essere passata in Senato, la legge però si è arenata nella camera bassa del Texas. E a meno di stravolgimenti e sessioni speciali, se ne dovrebbe riparlare nel 2025. I miner, almeno per adesso, possono tirare un sospiro di sollievo, in una fase politica che li vede vittime sacrificali dello scontro aperto tra politici che agitano comunità locali e scontri federali tra i due principali partiti.


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Tranquilli fino al 2025, forse

Le sessioni legislative del Texas hanno cadenza biennale. In alte parole il parlamento statale si riunisce ogni 2 anni per decidere questioni ordinarie e proposte dei parlamentari locali. Scaduto il termine di questa sessione, se ne riparlerà da calendario a gennaio 2025. E di leggi che non sono state approvate a causa di questo particolare funzionamento delle sessioni, ce ne sarebbero diverse, secondo quanto è stato riportato da diverse testate statunitensi.

Texas - mining law non passa
Una buona notizia per i miner

Il governatore (Repubblicano) del Texas Greg Abbot non avrebbe però citato la legge sui miner come quelle maggiormente urgenti da eventualmente approvare in sessioni speciali.

Il risultato? Fino al 2025, a meno che la questione non torni ad essere oggetto di pressioni politiche, i miner potrebbero e dovrebbero poter continuare a operare nell’attuale regime, che permette di accedere a sgravi fiscali legati a sistemi di interruzione dei consumi nel caso di necessità della rete. E non dovranno neanche sottostare ai limiti che tale legge avrebbe imposto.

La questione miner Bitcoin sempre più politica negli USA

Dallo Stato di New York che ne ha bandito l’espansione, fino a Joe Biden che voleva tassarli con un’accisa al 30% su consumi – tentativo andato a vuoto – i miner di Bitcoin continuano a essere oggetto di attenzioni politiche indesiderate, attenzioni politiche che si stanno facendo avanti anche per soddisfare movimenti locali e federali spinti anche da una certa stampa generalista.

Anche lo Stato del Texas, tra i più aperti al mining Bitcoin, sembrerebbe essere almeno parzialmente sul piede di guerra. I miner però sembrerebbero avere più di qualche santo in paradiso (e al Congresso) e forse riusciranno a spuntarla anche questa volta.

Per il momento si potrà tirare un sospiro di sollievo: i nemici del mining, tanto a Washington quanto a Houston sembrano essere in rotta. E prima di tornare alla carica dovranno aspettare un bel po’. Ma sarà davvero l’ultimo attacco nei confronti del mining?

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