Qualche settimana fa abbiamo parlato della situazione bitcoin e della “rivoluzione” sulla sua blockchain con l’arrivo degli smart contract BRC-20, conosciuti anche come Ordinals.
A livello di prezzo di bitcoin (BTC), facciamo un breve accenno perché resta sempre ingabbiato in un range stretto tra 26500$ e 28500$. Nella giornata di ieri ha provato un allungo ma è stato respinto dalla resistenza proprio a 28500$, per un approfondimento tecnico rimandiamo all’analisi del 27 Maggio.
Oggi invece ci focalizziamo sui dati on-chain che a Maggio hanno reso felici i miners di Bitcoin. Nel 2023 l’estrazione di Bitcoin è tornata redditizia rispetto agli anni passati e soprattutto rispetto ad alcuni mesi del 2022.
Per far ciò partiamo da un tweet rilasciato dal Glassnode, rilasciato due giorni fa, di cui alleghiamo copia.
Sostanzialmente approfondiscono, quello che avevamo esposto nel nostro articolo del 18 Maggio, Glassnode: per Bitcoin crescita delle transazioni e fees on-chain.
Nel suo tweet Glassnode, sottolinea come a causa o grazie all’avvento degli Ordinals sulla blockchain Bitcoin i mainers siano arrivati a guadagnare 17,8 milioni di dollari in commissioni di transazione. Con questo spike rialzista si sono avvicinati ai picchi raggiunti solo nel 2018.
Nel grafico che alleghiamo di seguito, ci focalizziamo solo sugli ultimi giorni dell’andamento delle fees totali. Osservando la linea gialla, vediamo che c’è stato un deciso crollo delle fees totali, che oggi si attestano a 1,998 Milioni, ben poca cosa rispetto al picco dell’8 Maggio, ma se osserviamo sono molto di più rispetto al 29 Gennaio, quando le fees erano state 198.300$.
Se allarghiamo lo sguardo all’andamento degli ultimi 3 anni, nel grafico successivo, vediamo che comunque le fee restano assai elevate rispetto alla media degli ultimi mesi. Osservando sempre la linea gialla, a cui abbiamo applicato una media a 7 giorni, per smussarne i picchi, siamo tornati già questo Aprile, sopra i livelli di Ottobre’21.
Ovviamente i miners hanno avuto anche un incremento delle revenue giornaliere espresse in BTC. Come si può vedere dal grafico allegato, nel mese di Maggio sono tornate sopra i livelli del Maggio’21. Ancora oggi che hanno ritracciato dal picco del 12 Maggio di 1224 BTC si attestano sopra i 1K.
Questa situazione che sta portando più bitcoin nelle casse dai miners li rende si felice, ma potrebbe avere anche un risvolto negativo. I miners in invece che accumulare BTC, come fatto in passato, potrebbero decidere anche di vendere aumentanto la pressione di vendita.
Per capire meglio questa situazione, andiamo ad analizzare il dato dei Miners Netflows, fornito da intotheblock. Questo dato esprime l’importo netto degli afflussi meno i deflussi provenienti dal monitoraggio degli indirizzi delle mining pool.
Se il numero è negativo, sta ad indicare più BTC che escono dai conti dei miners rispetto ai BTC che ricevono dalla loro attività. Pertanto, i flussi netti negativi dei miners suggeriscono il più delle volte un’attività di vendita.
Dal grafico allegato si può notare che a Maggio i miniers sono passati all’incasso più di una volta, mentre ad oggi il saldo dalle mining pool è positivo con +3,5K BTC.
SUI crecesce il prezzo ma ancor di più il dati on-chain del suo ecosistema.…
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